Il gruppo consiliare di minoranza Leali per Vietri commenta la vicenda relativa all’incendio dell’auto del vice sindaco Antonio Russo avvenuta il 31 dicembre 2019 dopo la decisione del giudice del Tribunale di Potenza di archiviare una parte dell’inchiesta su richiesta della Procura della Repubblica.
Del gruppo di minoranza Consiliare al Comune di Vietri di Potenza circa la verità sulla pista polito-istituzionale dell’incendio dell’auto del Vice Sindaco la cui Procura della Repubblica per il tribunale di Potenza ha chiesto, ed ottenuto l’archiviazione.
La notte del 31/12/2019 s’incendiò l’auto del Vice Sindaco del Comune di Vietri di Potenza, lo stesso Vice Sindaco, Antonio Russo, non esitò un solo istante ad evidenziare una serie di circostanze che facevano riferimento alla persona di Passannante Carmine, candidato nella lista Leali per Vietri(serie di post a suo dire diffamatorie minacciosi) ma soprattutto ad evidenziare che tali attacchi erano rivolti alla carica di Vice Sindaco da lui ricoperta e che il motivo dell’incendio (accuse gravissime ma senza prove) “fosse da ricercarsi nell’ambito dell’attività svolta in qualità di Vice Sindaco del Comune di Vietri di Potenza”.
Niente di tutto questo, la pista politico-istituzionale dell’incendio semplicemente non esiste, infatti, dopo mesi d’indagini anche utilizzando le intercettazioni telefoniche, la Procura della Repubblica in data 18 agosto 2020 chiedeva l’archiviazione del procedimento penale con le seguenti motivazioni:
“dal compendio investigativo, tuttavia, non emerge alcun elemento idoneo a dimostrare che sia stato l’indagato (riferito a Passannante Carmine) ad appiccare le fiamme all’autovettura del denunciante”
Tale richiesta era accolta dal Giudice per le indagini preliminari con le seguenti motivazioni:
“…la cui richiesta è coerente con l’insufficiente e contraddittorio compendio investigativo….”
Il tentativo di addebitare l’incendio al ruolo di Vice Sindaco e alla politica della legalità dell’Amministrazione Comunale è fallito.
La verità trionfa sempre.
Non possiamo non ricordare le dichiarazioni intempestive, del Sindaco che subito dopo il fatto, quando affermava: “La politica si serve di persone che hanno interessi specifici per provare a ostacolare il nostro operato” (ora ci dica il Sindaco a quale persone si riferiva, se sono dei criminali i Vietresi hanno diritto di saperlo) e che “siamo sotto attacco”, col vano tentativo di addebitare il fatto avvenuto all’operato della sua amministrazione.
Non possiamo non ricordare la dichiarazione del Vice Sindaco Russo Antonio alla stampa: ”Non ci fermiamo”, come dire che con l’incendio della sua auto qualcuno voleva fermare la sua azione di amministratore.
Non possiamo non ricordare, ancora, le centinaia di commenti di solidarietà agli amministratori comunali e alla loro politica della legalità e al tentativo di coinvolgere la minoranza e gli oppositoria quest’amministrazione con messaggi del tipo: “Chi compie tali gesti è gente malata disagiata repressa che non vuole rassegnarsi alla perdita della poltrona”, oppure del tipo: “…perché chi ha perso ed è all’opposizione in questi casi fa parte della banda bassotti….”, accuse palesemente dirette contro la minoranza.
Molti dovrebbero chiedere scusa alla nostra comunità.
Come non ricordare l’ordine del giorno di solidarietà al Vice Sindaco Antonio Russo, approvato in Consiglio Comunale, là dove si parla di “gesto intimidatorio al Consigliere Comunale Antonio Russo”, o di “tali modalità di condizionare l’attività politica e che mirano alla eliminazione diretta dell’avversario….” Frase, questa, che ci ha costretto a votare contro l’ordine del giorno
Come si era lontani dalla verità‼
C’è stato anche il tentativo di coinvolgere direttamente il gruppo di Minoranza Consiliare inviando ai Carabinieri un supporto informatico (2 cd che contenevano uno stralcio della nostra assemblea in cui tentavano di far capire che la pista politica era da abbandonare e che le chat private non dimostravano niente se non l’estraneità della persona da voi sospettata tanto è vero che tali chat non sono state prese neppure in considerazione), con la richiesta esplicita di sentire come testimoni i Consiglieri di Minoranza Grande Carmine, Picciuolo Donato e D’Andraia Giovanni.
Anche questo tentativo è fallito perché la richiesta non è stata proprio presa in considerazione.
La verità continua a trionfare‼
Adesso siamo noi ad aspettare con pazienza la conclusione delle indagini (l’archiviazione descritta ne è soltanto uno stralcio) con la speranza che si accerti l’autore dell’incendio dell’auto e, soprattutto, il motivo che l’ha spinto a farlo, tenuto conto che sono motivi del tutto personali.