Fp Cgil e Spi Cgil: “Vaccini antinfluenzali già esauriti, Asp si affretti. A rischio la salute di operatori sanitari, anziani, bambini della prima infanzia e persone con patologie”. Di seguito la nota integrale.
Quello che temevamo si sta avverando, la campagna vaccinale contro l’influenza nella nostra provincia è partita con il piede sbagliato.
Apprendiamo da molti medici di base del potentino che la distribuzione dei vaccini antinfluenzali è stata sospesa in quanto le dosi a disposizione dell’Ufficio Igiene dell’Asp sono già esaurite e la prossima fornitura è prevista agli inizi di Novembre, quindi già nel pieno della fase della diffusione dei virus influenzali.
È da tempo che chiediamo all’Asp di avviare, prima ancora della distribuzione del vaccino, una campagna di informazione e di “chiamata attiva” dei pazienti più a rischio, a cui, per primi, assicurare il vaccino.
Bisognava creare una lista di soggetti sulla base degli elenchi di esenzione per patologia, richiedendo inoltre ai medici di medicina generale ed ai pediatri di libera scelta un elenco dei pazienti a maggior rischio per cui si ritiene necessaria e prioritaria la somministrazione del vaccino. Bisognava in poche parole rendere edotti i cittadini delle scelte di priorità che venivano effettuate e non farli trovare ancora una volta soli di fronte ad una corsa ad ostacoli, fra farmacie, Ufficio Igiene e medici curanti per procurarsi una dose di vaccino.
A nostro avviso, inoltre, in una situazione emergenziale determinata dalla pandemia di Covid, la distribuzione dei vaccini doveva essere affidata alla Croce Rossa in modo da rendere il tutto più chiaro e verificabile, evitando di ritrovarsi ad oggi con medici che ancora non hanno ricevuto e somministrato una sola dose di vaccino e medici che hanno già esaurito le scorte e tutelando inoltre la loro salute e quella dei loro pazienti.
Non serve ricordare che mai come quest’anno è importante che le persone anziane siano sottoposte a vaccinazione antipneumococcica, contro l’herpes zooster e antinfluenzale per due ordini di motivi: il primo è che la vaccinazione, secondo studi internazionali, stimola il sistema immunitario anche in modo aspecifico e il secondo è che prevenire influenze e polmoniti che potrebbero creare problemi di diagnosi differenziale e di affollamento dei reparti ospedalieri è essenziale in un periodo di pandemia da Covid.
Nella provincia di Potenza vivono all’incirca 180.000 persone ultrasessantenni e circa 20.000 bambini da 6 mesi a 6 anni, a cui bisogna sommare il personale sanitario, le forze dell’ordine ed i soggetti a rischio. Tutte queste persone devono poter accedere al vaccino, secondo un ordine di priorità chiaro ed in tempi rapidi. Purtroppo la nostra regione sta vivendo un momento di forte espansione del virus covid 19, con numerosi cluster che interessano la quasi totalità dei comuni e dove purtroppo le persone anziane sono quelle che corrono i maggiori rischi, come dimostrato tragicamente dai fatti avvenuti nella casa di riposo di Marsico Vetere e dai focolai scoppiati in altre case di riposo come la struttura di Accettura, nel materano. La battaglia contro il Covid 19 è ancora lunga e per questo riteniamo necessario mettere in campo tutte le iniziative finalizzate a contrastare l’innalzamento della curva del contagio e le patologie che possono costituire concausa di decessi, in particolare infezioni che rischiano di provocare polmoniti.
Tutte le fonti mediche e scientifiche evidenziano l’importanza dei vaccini come arma di prevenzione e la preoccupazione è la co-circolazione del virus influenzale e del Covid 19. Per questo motivo pretendiamo il massimo sforzo dalle autorità sanitarie preposte, per accelerare i tempi previsti.