“Nei pullman scolastici lucani si rischia quotidianamente di essere contagiati. Sapevamo da mesi della più che concreta possibilità di una seconda ondata del contagio da Covid. Oggi siamo di nuovo in piena emergenza e quindi vanno garantite, senza alcun indugio tutte le dinamiche per salvaguardare i cittadini da contagi causati dalla non applicazione dei protocolli”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che oggi ha protocollato una interrogazione a firma anche del capogruppo Luca Braia in cui si chiede appunto alla Giunta regionale “se siano state adottate le linee guida approvate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il trasporto scolastico dedicato della Regione Basilicata”. “Tutto questo perché – sottolinea Polese – da quanto emerge da segnalazioni dirette e dalla cronaca giornalistica locale la situazione sul trasporto scolastico dedicato la situazione sarebbe ben lontana dall’optimum. Ci sono ampie testimonianze di autobus scolastici nei quali sono occupati tutti i posti a sedere con nessuna garanzia di distanziamento”. E ancora spiega il vicepresidente del Consiglio Polese: “Siccome le ‘Linee guida’ approvate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il trasporto scolastico dedicato prevedono, tra le altre cose, che ‘l’alunno eviti di occupare il posto disponibile vicino al conducente’, e che ‘la distribuzione degli alunni a bordo sia compiuta anche mediante marker segnaposto, in modo tale da garantire il distanziamento di un metro all’interno dei mezzi, limitando così la capienza massima’ che sarebbe consentita solo in caso di viaggi inferiori ai 15 minuti’ ci si rende conto che per tutti i trasporti dai comuni delle province ai capoluoghi queste precauzioni non sono in gran parte mantenute”. “Pertanto si chiede alla Giunta regionale e all’assessore al ramo di intervenire immediatamente per evitare pericoli per gli studenti lucani”, conclude Polese.
Ott 22
l’impennata esponenziale di contagi di queste ultime settimane è dovuta al trasporto pubblico: da quando sono riprese a pieno ritmo scuola e attività lavorative c’è stato un flusso notevole di studenti e lavoratori negli autobus, metropolitane, treni e di li’ è partito il folle aumento di contagi che si è poi naturalmente propagato anche agli ambiti familiari e oltre.
Il governo non sta affrontando questo tema, ponendo misure del tutto inutili come i lockdown in determinate città dalle 23 alle 5, cioè in fasce orarie in cui ci sono pochissimi spostamenti, quando invece il grosso degli spostamenti avviene in orari di punta con mezzi pubblici affollati fino all’inverosimile: provate a vedere quello che succede nelle grandi città, quando al mattino si spostano in centinaia di migliaia dentro mezzi pubblici stipati oltre ogni immaginazione.
Conte scarica la colpa sui cittadini che devono fare la loro parte: caro Conte, vada a casa con tutti i suoi ministri e cambiate mestiere, si faccia un giro la mattina sui mezzi pubblici iperaffollati, cosi’ si renderà conto con i suoi occhi quello che succede nella realtà, non dia lezioni di comportamento ai cittadini che ogni giorno con la paura addosso si recano al lavoro, abbassi la cresta, vada a fare lezioni di bullismo altrove, apra la bocca al parlamento europeo, gli dica che servono tanti tantissimi soldini subito, e non fra 6 mesi, lasci perdere se non è capace di gestire questa situazione, piuttosto che mettere le mani avanti e scaricare sui cittadini.