La tricaricese Antonia Maria Rago in una nota sollecita il Comune di Tricarico a riparare la lapide della suocera. Di seguito la nota integrale.
Tutto è iniziato quando, sette anni fa per l’esattezza il 4 novembre 2013, mi recai al Comune di Tricarico per protocollare una richiesta di intervento immediato atto a rimuovere dei rami che avevo notato, estremamente pericolosi poichè già spezzati e in bilico sul vuoto. La mia richiesta è stata ignorata fino a quando, a fine luglio 2020, recandomi a fare visita ai miei parenti defunti, non ho notato che il suddetto ramo aveva causato la rottura della lapide di mia suocera.
Mi sono recata in comune, in particolare mi sono rivolta all’ufficio tecnico che mi aveva garantito che il 3 settembre sarebbe stata riparata.
Ad ottobre, osservato che nulla era stato fatto, mi sono rivolta nuovamente all’ufficio tecnico che mi chiedeva l’autorizzazione per l’installazione della lapide (dopo 15 anni dall’originaria installazione).
Mi sono quindi rivolta ad un legale, il quale ha inviato lettera di diffida, anch’essa ignorata. Ad oggi, venerdì 23 ottobre 2020, nulla è stato fatto, se non la rimozione dei rami pericolanti. Spero di riuscire a porre un fiore sulla lapide della mia cara defunta al più presto.
Di seguito la replica di Vincenzo Grassano, responsabile Area Tecnica del Comune di Tricarico
Ho appreso dell’articolo odierno sul vostro quotidiano on-line della vicenda relativa alla mancata esecuzione di interventi manutentivi, presso il cimitero comunale di Tricarico, da parte dell’Ufficio Tecnico del Comune di Tricarico che dirigo.
Tale notizia non corrisponde al vero. Vi inoltro le foto dell’area di inumazione dove è seppellita la suocera della signora Rago e potete
constatare che tutti i rami sono stati tagliati, come regolarmente avviene da anni. Così come comunicato al legale della sig.ra Rago, si evidenzia che per almeno la sesta volta dal 2013 (anno coincidente con la segnalazione della denunciante) si è provveduto in questi giorni a tagliare i rami degli alberi pericolosi all’interno del cimitero.
Gli alberi all’interno del cimitero monumentale sono circa 200, tutti ultra secolari e di alto fusto, per lo più conifere. Risulta impossibile tagliarli tutti se non a fronte di una spesa insormontabile per questo Ente. Di contro ogni anno vengono effettuate diversi tagli per la messa in sicurezza e, comunque, in caso di avversità atmosferiche al cimitero viene inibito l’ingresso ai cittadini.
Il 2 luglio scorso si è verificato un eccezionale evento atmosferico avverso, una tromba d’aria con nubifragio, tale da allertare la Regione
Basilicata con una richiesta di riconoscimento dello stato di calamità, che ha causato la caduta di due grossi rami provocando la rottura di alcune lapidi.
Siccome questo Ente non ha una assicurazione che possa coprire i danni delle lapidi è stato offerto, sin da subito alla signora Rago, un intervento di riparazione, ma la stessa ha di contro preteso l’intera sostituzione della stessa, per tale ragione le è stato rimarcato l’assenza della autorizzazione alla apposizione in quanto nella stessa altrimenti le sarebbe stato prescritto, visti i noti pericoli succitati, che il Comune non si rendeva responsabile per eventuali danni subenti.
Di seguito la foto dell’area in questione e quella della lapide a cui fa riferimento l’intervento della signora Rago