Coronavirus, Uecoop: “Niente scuola a distanza per 1 su 4 senza internet. Didattica on line più difficile al Sud con disponibilità banda larga che divide l’Italia”. Di seguito la nota integrale.
Niente scuola a distanza e didattica on line per 1 famiglia su 4 (25,3%) che in Italia non dispone di un accesso Internet a banda larga in grado di supportare senza problemi massicci flussi di dati e i collegamenti audio video necessari alle lezioni telematiche. E’ quanto emerge da una analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat in riferimento al nuovo DPCM del Governo in base al quale almeno il 75% dei corsi alle superiori dovrà essere svolto on line con gli studenti collegati da casa per alleggerire soprattutto gli assembramenti sui mezzi di trasporto e davanti alle scuole con un radicale ripensamento della scuola.
Ma la didattica on-line si scontra però con il divario digitale che caratterizza da sempre l’Italia dove – sottolinea Uecoop – un quarto delle famiglie addirittura non dispone di un accesso a Internet a banda larga secondo gli ultimi dati Istat. Una situazione che colpisce di più le regioni del Sud, dalla Sicilia alla Calabria, dalla Basilicata al Molise fino alla Puglia dove – continua Uecoop – in media 1 casa su 3 non dispone di un collegamento ad internet in grado di supportare grandi flussi di dati e/o di strumenti adeguati alle necessità familiari, considerando la presenza di più figli e anche di genitori in “Smart Working”.
L’emergenza coronavirus che impone l’allargamento della didattica a distanza mette in seria difficoltà sia le scuole sia una parte degli oltre 2,8 milioni di ragazze e ragazzi fra i 14 e 18 anni e delle relative famiglie. Il diritto all’istruzione oltre a essere costituzionalmente riconosciuto è anche il presupposto per la costruzione del futuro delle nuove generazioni e del Paese, soprattutto in un momento delicato come quello attuale dove le conseguenze dell’emergenza coronavirus – conclude Uecoop – hanno già provocato una drammatica caduta del Pil.