“Comunicati stampa e video accuse sono le ultime bordate dell’ex Presidente della regione Basilicata, Marcello Pittella, che sta cavalcando l’onda lunga della nuova crisi epidemica di queste settimane.” Cosi Piro, Bellettieri e Acito che aggiungono: “Parole ingenerose e stridenti rispetto ad un operato fallace e carente, soprattutto nel settore sanitario,
in un momento in cui in quelle regioni dove l’investimento, la programmazione e l’organizzazione hanno fatto la differenza nella risposta all’emergenza Covid.
Da parte di un presidente che ha amministrato e governato, scegliendo la politica sanitaria della sua regione, destinando risorse evidentemente insufficienti ad un settore così cruciale, oggi si lancia in suggerimenti sulla gestione dell’emergenza, facendo ciò che il suo ruolo di opposizione prevede, ma che stride con il suo passato.
Il Presidente Bardi, così come l’assessore Leone e il suo dg Esposito, non si sono mai mostrati indifferenti all’ascolto, hanno operato collaborando anche con il governo nazionale rispetto all’installazione dell’ospedale del Quatar e ascoltando, come lo stesso Polese ha confermato, le sollecitazioni della minoranza.
L’ampliamento del numero di tamponi effettuati, grazie all’individuazione di nuovi presidi sanitari, tra cui l’ospedale di Lagonegro e l’acquisto di macchinari per poterli eseguire, non è una scelta suggerita dall’ex Presidente Pittella, bensì il risultato di uno sforzo economico fatto pur nelle ristrette finanze ereditate dalla precedente gestione.
Rinnoviamo quindi- concludono i consiglieri di FI – un invito ad una collaborazione proficua, piuttosto che a un j’accuse nei confronti dell’attuale governo regionale, che sta affrontando un’emergenza che altre regioni, seppur con una sanità ben più organizzata e costruita in anni di buona politica, stanno comunque mostrando difficoltà enormi e criticità che si ripercuotono inevitabilmente sui cittadini.
Non è questo il momento di soffiare sul fuoco, soprattutto se a farlo è chi è stato attore e fautore della sanità lucana che oggi ereditiamo.”
Di seguito la replica del Consigliere regionale Roberto Cifarelli: “Ma dove vivono Piro, Acito e Bellettieri?”
I Consiglieri di Forza Italia forse non sanno che l’unico incontro con la minoranza di centrosinistra con il presidente Bardi è avvenuto durante la prima ondata del contagio dopo nostre forti insistenze e che il prosdimo incontro accordato dal Presidente Bardi è fissato per domani venerdi 30 ottobre, a riprova che non si può parlare di collaborazione fino ad ora.
Né si tratta di voler soffiare sul fuoco, perché il fuoco arde a prescindere. Non consentiremo a nessuno di voler screditare il nostro operato soprattutto quando esistono ferite ancora aperte e lutti ancora da spiegare come la morte di Nicastro avvenuta a Potenza.
O come nel caso del trasporto pubblico per gli studenti dove il 30 luglio scorso ho presentato, insieme al collega Marcello Pittella un’interrogazione a risposta scritta all’assessore alla Sanità, all’assessore ai Trasporti e l’assessore alla formazione, ognuno per il proprio ambito di competenza sul tema “Riapertura Scuole. Sicurezza e Prevenzione.
Nell’interrogazione, l’assessora Merra, benché abbia avuto due mesi per farlo non ha risposto, continua Cifarelli, chiedevamo “come si è pensato di riorganizzare il servizio del trasporto pubblico al fine di garantire il distanziamento sociale di studenti e personale scolastico pendolare che in Basilicata rappresentano oltre il 50% del totale”: inutile commentare come sono andate e come stanno andando le cose anche in quel settore.
In verità, sembra più una volontà di intorpidire le acque e scaricare – in perfetto stile centro destra – responsabilità sul passato, più che una lucida analisi della situazione.
Vero é che la sanità é bloccata dal Covid, veri sono i ritardi accumulatisi, vera é l’assenza di una linea di indirizzo da parte dell’attuale presidente.
I consiglieri forzisti bene farebbero per responsabilità politica ed istituzionale ad ascoltare le tanti voci che vengono dal territorio piuttosto che rinchiudersi anche loro dietro parole rasssicuranti e facili luoghi comuni.