Si è conclusa il 28 ottobre a Venosa (Potenza) l’attività di screening negli istituti scolastici della città oraziana pianificata a seguito della positività al Covid-19 riscontrata in alcuni studenti delle scuole della città. Saranno oltre mille i tamponi che fino alla giornata di domani saranno somministrati ad alunni e personale scolastico dell’area dell’Alto Bradano. I tamponi effettuati a Venosa sono stati effettuati da personale dell’Asp Basilicata presso la tenda installata alle spalle dello stadio comunale, in modalità drive-in. Al contempo, le Usco hanno effettuato e continueranno ad effettuare tamponi a domicilio a casi sintomatici e a contatti stretti di positivi.
“Prevedendo quello che sarebbe accaduto in autunno, il 2 luglio scorso abbiamo approvato la Delibera 344, la cosiddetta delibera delle 3 T: testare, tracciare e trattare. Ed è quello che stiamo facendo attraverso un’organizzazione impeccabile e collaudata sul territorio che ci consente di intervenire, come oggi a Venosa e nelle settimane passate in altri Comuni della Provincia di Potenza, nel momento in cui si verificano micro focolai all’interno delle scuole”, ha affermato l’assessore alla sanità della Regione Basilicata, Rocco Luigi Leone. “Questo tipo di screening – ha aggiunto Leone – ci consente di prevenire il diffondersi dell’epidemia all’interno dei nuclei familiari dove spesso convivono quei soggetti fragili che, soprattutto in questo momento, vanno protetti e salvaguardati”. L’assessore ha poi sottolineato l’importanza del rispetto delle regole, sia quelle imposte dai decreti e dalle ordinanze sia quelle sanitarie consistenti nel distanziamento sociale, nell’indossare la mascherina e nel lavarsi frequentemente le mani.
“Nelle settimane passate abbiamo avviato un’importante azione di mappatura in tutta la Provincia di Potenza e nell’area dell’Alto Bradano, dove abbiamo riscontrato un’incidenza significativa dell’infezione da Covid 19”, ha affermato il direttore generale dell’Asp Basilicata, Lorenzo Bochicchio. “Nello specifico, stiamo procedendo con una seconda diffusa mappatura delle strutture che ospitano situazioni di comorbilità e di fragilità (la prima mappatura totale di case di riposo, case alloggio e RSA della Provincia è stata chiusa nei mesi passati) e, al contempo, abbiamo avviato uno screening massivo sugli istituti scolatici. Soltanto nell’area dell’Alto Bradano somministreremo entro la giornata di venerdì oltre 1.000 tamponi molecolari a studenti, docenti e personale ATA. L’obbiettivo è quello di aiutare il mondo della scuola, pure in un contesto di forte diffusione della pandemia, e costruire intorno ai casi positivi dei perimetri di protezione sanitaria che possano mitigare il rischio di propagazione del virus. Dopo Lavello e Venosa continueremo la mappatura nei Comuni di Genzano, Palazzo San Gervasio, Maschito, Banzi, Montemilone”, ha concluso Bochicchio.
“Da oltre un mese, viviamo una situazione di allerta: a Venosa attualmente abbiamo 38 persone risultate positive al Covid. Fortunatamente stanno bene, alcune hanno avuto sintomi lievi, altre sono sempre state asintomatiche”, ha detto il sindaco di Venosa, Marianna Iovanni. “L’Asp Basilicata, l’Usco di Lavello e il Dipartimento di prevenzione si sono da sempre adoperati per Venosa, anche ora che tracciare, testare e trattare i sempre più numerosi casi positivi e i rispettivi contatti (dell’intero Alto-Bradano), sia diventato un lavoro incessante e complesso. La comunità venosina pertanto ringrazia tutti gli operatori sanitari per il loro infaticabile impegno. Non ci resta che attendere gli esiti e cercare di contenere al massimo il contagio, donando una rinata serenità soprattutto ai nostri studenti, piccoli e grandi!”, ha concluso il sindaco.