Il Consiglio Nazionale FAND, riunito in webinar il 28 ottobre scorso, il primo dopo l’Assemblea Nazionale di Gabicce Mare, dove si era proceduto ad eleggere Emilio Augusto Benini nuovo Presidente FAND, ha inteso fare il punto della situazione, specie in questa delicata fase, stante la recrudescenza del fenomeno pandelico, dopo le precedenti e difficili fasi vissute a causa del Covid 19.
Dopo aver, come da prassi approvati i Verbali relativi ai Direttivi svolti prima e dopo l’Assemblea Nazionale, ovviamente tenuti in presenza, si è proceduto ad alcuni adempimenti statutari urgenti, quale la nomina dei referenti FAND in seno all’IDF (Institut Diabetes Federetion), al fine di poter far svolgere la mission dell’Associazione nell’ambito più vasto, quale quello internazionale, che le compete, stante la forma anch’essa epidemica che da sempre rappresenta la patologia diabetica sull’intero pianeta, le cui percentuali sono sempre in crescendo e sempre più allarmanti.
Il Consiglio, inoltre, ha completato la propria “cabina di regia”, attraverso l’elezione del proprio Consiglio di Presidenza, che risulta essere così composto: Presidente Emilio Augusto Benin, Componenti per il Nord Ezio Labaguer, per il Centro Paolo Muratori e per il Sud e le Isole Fabiana Anastasio; tanto, proprio per consolidare il criterio di rappresentatività territoriale che, da sempre, ha informato la FAND; sono stati altresì, confermati nel loro incarico Osvaldo Bassini, che sarà affiancato da Angelo Barbon, quale Tesoriere e Antonio Papaleo quale Segretario Nazionale.
Altra importante decisione assunta dal Consiglio Nazionale è stata la composizione di un apposito Gruppo di Lavoro impegnato a predisporre la bozza di Regolamento di attuazione dello Statuto, attualmente all’attenzione delle Autorità preposte, formata dai Consiglieri Nazionali Angelo Barbon, Antonio Del Vecchio, Stefano Garau, supportati da Fabrizio Panigo.
Un Consiglio Nazionale, quindi, impegnato a tutto tondo sulle molteplici e necessarie attività che la FAND intende promuovere, vuoi per il rilancio organizzativo e gestionale, dando le gambe al corposo ed interessante programma del neo Presidente, ma anche per avviare un serio e proficuo lavoro a tutela dei Diritti delle Persone con Diabete, particolarmente necessario per non lasciare indietro quanti, pur preoccupati dalla virulenza del Covid, devono poter continuare a convivere con la propria patologia cronica, troppo spesso associata ad altre patologie, alcune fortementi invalidanti.
Nov 01