Coronavirus, Cefola (UilTrasporti): “Disattesi i bisogni dei cittadini”. Di seguito la nota integale.
L’impreparazione che scontiamo si è evidenziata con il rientro delle scuole, tutti i proclami fatti a maggio dal Governo centrale e Regionale di disarticolare gli orari delle città, così come avevano chiesto in più occasioni Cgil, Cisl e Uil, per spalmare su un arco temporale più lungo i bisogni dei cittadini è rimasto disatteso.
Un’efficiente gestione dello scaglionamento degli orari e dei tempi delle città, avrebbe generato una diminuzione del traffico cittadino e del tasso di inquinamento nelle ore di punta con conseguente incremento della velocità commerciale dei mezzi pubblici, strumento utile per aumentarne frequenza di passaggio e, conseguentemente, la capienza senza esporre gli utenti ad un possibile rischio di contagio.
Anche in questa seconda fase l’emergenza non viene gestita bene, di nuovo il Paese non si è fatto trovare all’altezza nonostante ci sia stato tutto il tempo per organizzarsi. Le misure previste non sono adeguate per gestire una seconda ondata epidemica che era del tutto prevedibile.
Come Uiltrasporti, coscienti che la mobilità non è l’unico veicolo di trasmissione del virus, abbiamo più volte chiesto che venissero effettuati controlli puntuali e continui per salvaguardare la salute dei lavoratori e degli utenti.
Non siamo stati ascoltati e oggi tutti i settori dei trasporti sono duramente colpiti dalla pandemia ed è ora il momento di prevedere misure concrete per il loro rilancio.
Cgil Cisl e Uil hanno chiesto di prorogare il blocco generalizzato di cassa Covid con il contestuale blocco dei licenziamenti, per arrivare a dare una copertura ai lavoratori fino alla fine della pandemia e solo la dichiarazione di un eventuale sciopero generale ha fatto si che il Governo accogliesse la proposta dei Sindacati unitari.
Quindi consideriamo positivo il prolungamento del blocco dei licenziamenti ma è solo l’inizio di un percorso. Adesso servono politiche attive del lavoro, investimenti mirati e rinnovi dei contratti.
La Uiltrasporti Basilicata in sintonia con la Segreteria Nazionale non si ferma, non c’è tempo da perdere perché siamo convinti che il sindacato non può sostituirsi a questo debole sistema politico ma non può stare in disparte.
Se ci lasciamo sfuggire questa occasione per ridisegnare un Paese diverso con al centro il valore del sociale e del lavoro avremo, alla fine della pandemia, un’Italia meno forte, più debole.
Il sindacato deve proporre e stimolare questo processo di rinnovamento del nostro Paese perchè in un momento così drammatico il rispetto della persona viene prima di tutto.