Con determine a firma della dirigente generale del Dipartimento Attività Produttive Maria Carmela Panetta si è proceduto al quarto scorrimento di graduatoria delle domande ritenute ammissibili e non finanziabili per mancanza di risorse in attuazione dell’Avviso Pubblico “Valore Donna 2020 – Voucher per la conciliazione” per 65 nuove domande e all’approvazione delle Linee Guida per la gestione e la rendicondazione dei voucher.
L’AP “Valore donna 2020 – voucher per la conciliazione” – con uno stanziamento finanziario di € 1.500.000,00 – evidenzia l’Assessore Francesco Cupparo – è finalizzato a favorire la permanenza al lavoro delle donne con difficoltà di partecipazione piena e permanenza nel mercato del lavoro in ragione dei problemi derivanti dai ruoli di cura da esse svolti all’interno della famiglia. I dati diffusi in questi giorni dal Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio Basilicata, con la perdita di alcune migliaia di posti di lavoro di donne, per gli effetti della pandemia, conferma che la motivazione principale delle donne lavoratrici, che durante la fase più acuta di emergenza sanitaria sono state una risorsa fondamentale per le famiglie – aggiunge l’Assessore – risiede nella difficoltà di conciliare l’occupazione lavorativa con le esigenze di cura dei figli e della famiglia.
Cupparo inoltre evidenzia la crescente domanda di servizi che viene dalle donne lavoratrici sulle quali pesa in maniera decisamente maggiore il carico dell’assistenza nell’ambito della famiglia. Un vincolo culturale, nelle maggior parte dei casi legato anche alle condizioni economiche, che obbliga le donne a rinunciare alle proprie aspirazioni professionali, mettendo al primo posto figli e parenti.
La Regione Basilicata per sostenere le donne che hanno responsabilità di cura nei confronti dei propri figli minori di 14 anni o di persone non autosufficienti o disabili appartenenti allo stesso nucleo familiare, già a fine 2019, ha pubblicato l’avviso “Valore Donna 2020”. Quest’ultimo intende fornire un supporto alle donne in età lavorativa che si trovano nella condizione di avere responsabilità di gestione familiare. Prevede l’erogazione di un voucher, sotto forma di contributo economico per l’acquisto di servizi di cura e conciliazione da soggetti e imprese con sede in Basilicata come, ad esempio, centri di accoglienza ed educativi, collaboratrici familiari, case di riposo, infermieri e OSS, etc.
Ogni voucher assegnato in base al reddito ISEE familiare, per un valore massimo di €2.500, può essere utilizzato in un tempo massimo di 12 mesi e sarà erogato a rimborso delle spese effettivamente sostenute e quietanzate. Abbiamo voluto snellire gli aspetti di rendicondazione.
E’ evidente – conclude l’Assessore – che questa misura non basta e che per accrescere l’occupazione femminile c’è bisogno di politiche attive del lavoro con progetti ed azioni che intendiamo attivare attraverso la programmazione del FSE 2014-2020 e del sessennio successivo, le risorse che arriveranno dalla Commissione Europea.