“La concertazione con gli enti locali è elemento indispensabile perché il contratto di fiume arrivi a compimento nella maniera migliore possibile”. Lo ha detto Nicola Mastromarino, Presidente del FLAG Coast to Coast, responsabile del Contratto di Fiume (Cdf), nell’introdurre l’incontro con il Comitato Noce di ieri pomeriggio. L’appuntamento, che si é svolto in modalità telematica in ossequio alle misure antiCovid, fortemente voluto dal Comitato con l’accoglimento del FLAG, ha di fatto avviato il percorso di ascolto territoriale e di concertazione interistituzionale già programmato e previsto dal Contratto di Fiume, quale strumento di programmazione partecipata dal basso, che ha come oggetto di studio – in questa fase – i bacini idrografici del Noce e del Sinni.
Il Presidente Mastromarino ha ripercorso le tappe del Cdf in Basilicata ed il lavoro preparatorio avviato nei mesi scorsi dal gruppo di lavoro; ha illustrato poi gli asset e le azioni fondamentali che si intende mettere in campo e con quali strumenti e risorse economiche. Ancora, una sottolineatura per quanto riguarda il metodo “l’ascolto, la condivisione e l’aggiornamento costante – ha detto Mastromarino – devono essere il nostro modus operandi. Solo così le comunità potranno riappropriarsi dei fiumi e del loro valore ed immaginare progetti di sviluppo e tutela. Auspico – ha continuato – forme di inclusione dei comuni nel FLAG.”
Dal loro canto, i sindaci e i componenti del Comitato Noce (per la Basilicata: Lauria, Lagonegro, Trecchina, Nemoli, Rivello, Maratea, e l’associazione Libera) hanno illustrato le criticità dell’asta fluviale, auspicando azioni che a partire dalla tutela ambientale possano essere driver per lo sviluppo.
“Il Cdf – ha concluso il Presidente Mastromarino – é una straordinaria opportunità per ripensare al territorio e per interagire con gli strumenti sovraordinati di pianificazione dello stesso. Il nostro impegno in tal senso sarà massimo”.
All’incontro di ieri faranno seguito altri appuntamenti non solo con i sindaci della valle del Noce e del Sinni ma anche con gli stakeholder del territorio.