12 cittadini materani hanno inviato una lettera aperta al sindaco di Matera Domenico Bennardi affinchè venga istituita la Commissione della qualità urbana e della architettura al Comune di Matera, commissione, che la città dei Sassi attende da 20 anni.
“E’ una mancanza – si legge nella nota – che non fa onore alla capitale europea della cultura 2019 e ci son buone speranze che il nostro invito venga finalmente accolto”.
Lettera aperta al Sindaco. La Commissione per la qualità urbana e dell’architettura.
La qualità urbana ed architettonica è una componente della qualità della vita e delle citta, è un patrimonio della collettività e pertanto di preminente interesse pubblico.
A Matera non vi è alcun controllo pubblico della qualità urbana e dell’architettura. La commissione edilizia è stata abolita venti anni fae non è stata ricostituita come commissione della qualità urbana..Opere importanti, che hanno rilevanza nella vita e nell’immagine della città vengono progettate nel chiuso degli uffici (addirittura affidate a progettisti scelti per sorteggio) con poco riguardo per la qualità delle opere. Sempre all’insaputa dei cittadini che conoscono gli interventi sulla loro città dopo la realizzazione.
L’informazione dei cittadini con la esposizione dei progetti è un mezzo straordinario per la formazione di una cultura della città ed è il principale strumento per la salvaguardia dei suoi valori.
Sembra che a Matera non abbiamo la consapevolezza che la nostra è una città di rilevanza internazionale, al pari di Venezia ;che la città stessa èil nostro principale patrimonio e ha diritto alle migliori opere ed ai migliori progetti da selezionare sempre con pubblici concorsi.
L’unione europea si è occupata più volte della qualità architettonica, che è un valore che appartiene alla collettività.Il Consiglio d’Europa con la Risoluzione del 2001 ha dichiarato “l’architettura elemento fondamentale della storia, della vita e della cultura di ciascun Paese e costituisce il patrimonio di domani.”
Il rispetto della qualità urbana non ce lo chiede solo l’Europa. Ce lo chiede la nostra storia ,perché nel DNA di Matera c’è stata storicamente una grande attenzione alla qualità della città e delle sue architetture.Lo testimonia la felice stagione del 6-700, che, sull’onda della Controriforma, ci ha lasciato belle architetture e straordinarie trasformazioni urbane.
Lo testimoniano i Regolamenti del decoro e dell’ornato cittadino, che,anche in epoca preunitaria, avevano il compito garantire la qualità formale ed il decoro delle architetture della città. Il regolamento del 1875 (Editrice Carlo Conti) stabilivala Commissione Edilizia formata “da quattro membri intendenti di architettura.” Il Regolamento del 1898 prescriveva : La C. E. “esprime il suo parere in linea d’arte e d’interesse pubblico sulle opere…”
La legge urbanistica del 1942 e la legislazione successiva hanno ampliato il campo delle attribuzioni della Commissione edilizia allargando anche la composizione dei membri (c’era anche il comandante dei vigili del fuoco) per cui la C.E. si è sempre più allontanata dai compiti originari del controllo e della promozione della qualità degli interventi sulla città.
Pertanto non è stata molto rimpianta quando fu abolita con una legge del 97 (diligentemente applicata dal Comune di Matera),che consentiva la soppressione degli organi consultivi per la riduzione della spesa pubblica.
Nel 2001 il Testo unico dell’edilizia ha riproposto la costituzione della commissione edilizia e molte città (fra cui le città concorrenti nel 2019) l’hanno ricostituitasu nuove basi , specializzando la sua competenza nel controllo della qualità urbana e riprendendo cosìle vecchie Commissioni del decoro cittadino.Alla nuova commissione edilizia, liberata dai controlli di conformità dei progetti ai regolamenti, al PRG, ecc., compete la valutazione estetico-ambientale degli interventi sulla città.
Alcune Regioni (per esempio la Reg. Emilia Romagna nel 2002) hanno reso obbligatoria per i Comuni la istituzione della Commissione per la qualità architettonica ed il paesaggio.
Il nuovo assetto istituzionale ha estromesso il sindaco dal rilascio della concessione edilizia, che è compito dei dirigenti in base al principio della separazione delle funzioni di indirizzo politico-amministrativo (degli organi politici e di governo) da quelle di gestione.
Le città che hanno istituito la Commissione della qualità urbana hanno riportato alla responsabilità del sindaco e della giunta la scelta dei componenti.
La commissione per la qualità architettonica e il Paesaggio del Comune di Bologna è nominata dalla Giunta Comunale su proposta del sindaco ed è composta da cinque componenti scelti in base al loro curriculum e competenza professionale tra esperti qualificati nella progettazione, nelle materie storiche dei beni culturali, nell’urbanistica, nell’architettura, nella tutela ambientale. Uno dei componenti è nominato Presidente della Commissione su proposta del Sindaco. La commissione esprime il proprio parere in ordine agli aspetti compositivi ed architettonici degli interventi ed al loro inserimento nel contesto urbano e ambientale.
Nel 2004,su proposta di Cittadinanza attiva, la Giunta Comunale di Matera con delibera n.418, ha istituito la Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio. Ma l’iniziativa non ha avuto alcun seguito. E’ stato meglio così perché il testo della delibera aveva subito modifiche che alteravano la natura della Commissione, con limitazioni ed esclusioni.
Matera è una città di cultura, perché ha una straordinaria capacità di attrarre i fatti della cultura, dell’arte ed esercita un fascino indiscusso si artisti, registi, pittori. Nell’ultimo secolo si è arricchita di istituzioni culturali, musei, archivio di Stato, conservatorio, scuola di restauro, facoltà di architettura.
E’ il nostro principale patrimonio che abbiamo il dovere di tutelare. Lo strumento di tutela, come nell’800, è ”la commissione composta da quattro membri intendenti di architettura, che esamina i progetti in linea d’arte e di interesse pubblico”,
12 cittadini materani PierGiorgio Corazza, Angelo Bianchi, Giovanni Caserta, Gigi Acito, Ina Macaione, Vincenzo Viti Amerigo Restucci, Marta Ragozzino, Mimmo Calbi, Pio Abiusi, Lorenzo Rota, Michele Morelli.