“Benché Cgil, Cisl e Uil non fossero state informate, riteniamo di dover interpretare la notizia della costituzione di un gruppo di lavoro interdipartimentale che si interfaccerà col governo sul piano nazionale di ripresa e resilienza come un primo passo per la costituzione di quel tavolo permanente con le parti sociali e imprenditoriali a conferma di quanto affermato dall’assessore Cupparo nel corso del recente incontro in videoconferenza sul piano strategico di sviluppo. Siamo però costretti a rilevare che ancora una volta si sceglie di privilegiare la tecnocrazia interna ad una più ampia partecipazione sociale in nome di una concezione autarchica dell’azione amministrativa, impermeabile agli stimoli della società civile. È un metodo che abbiamo sempre considerato limitato perché finora non ha prodotto risultati tangibili, se non lo sperpero di risorse preziose e la loro dispersione in una miriade di micro provvedimenti senza logica. La letteratura in materia dimostra che dove c’è dialogo sociale e condivisione di responsabilità aumenta la performance delle politiche pubbliche, ovvero la loro capacità di incidere sulle variabili obiettivo e di generare quindi il cambiamento auspicato. Il recovery fund è l’ultimo treno per agganciare la Basilicata al resto dell’Italia con misure calibrate e incardinate dentro un chiaro e condiviso disegno strategico, disegno che al momento ancora non percepiamo. Vanificare questa opportunità adottando un atteggiamento solipsistico e autoreferenziale sarebbe un imperdonabile errore. Pertanto, confidiamo che giunga presto la convocazione del tavolo permanente così come da impegni assunti dal governo regionale”. È quanto dichiarano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Basilicata, Angelo Summa, Enrico Gambardella e Vincenzo Tortorelli.
Nov 05