Aumento dello screening con tamponi da estendere a tutti i lavoratori e applicazione piena dei protocolli che hanno garantito la ripresa produttiva in sicurezza. È quanto chiede Giorgia Calamita, segreteria FIOM CGIL e responsabile dell’indotto FCA di Melfi e logistica, a seguito del susseguirsi dell’incremento dei contagi da Covid 19 in diversi stabilimenti dell’indotto Fca e della logistica.
La FIOM CGIL, congiuntamente ai delegati di tutte le aziende dell’indotto FCA di Melfi e della logistica, è impegnata a garantire la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, in particolar modo in questa fase di emergenza sanitaria che rischia di vedere i lavoratori più esposti al contagio.
“La prevenzione – afferma Calamita – è fondamentale. Nell’area industriale di Melfi si registra una resistenza da parte di alcune aziende a svolgere un’indagine più dettagliata, ma è importante oggi avere un accurato monitoraggio per garantire la sicurezza dei lavoratori che tutti i giorni, con un gran senso di responsabilità, nonostante la pandemia stanno dimostrando di tenere al lavoro, garantendo alle fabbriche la piena attività.
Le rivendicazioni de lavoratori, espresse anche durante lo sciopero de 5 novembre, mirano a rimettere al centro la vita delle persone e quindi a creare le necessarie condizioni di sicurezza negli stabilimenti per continuare a fare produzione.
I comitati della sicurezza Covid 19 – continua Calamita – devono funzionare in tutti i luoghi di lavoro. La pandemia ha messo in luce l’importanza dei lavoratori che contribuiscono a produrre la ricchezza nel nostro Paese, ma le garanzie per la continuità produttiva dovrà avvenire superando le vecchie logiche degli imprenditori che con la riduzione dei costi non riconoscono il valore e la salute dei lavoratori come priorità, non dando riscontri positivi in termini occupazionali e salariali. La massima adesione allo sciopero, con punte percentuali anche del 100% in diverse aziende dell’indotto FCA Melfi e della logistica per la rivendicazione del contratto collettivo di lavoro, è la risposta dei lavoratori a Federmeccanica, mettendo in evidenza il ruolo fondamentale del sindacato per la rivendicazione dei diritti, del salario, dell’occupazione, della salute e della sicurezza. In questa fase così delicata – conclude Calamita – la FIOM CGIL chiede maggiore responsabilità da parte delle aziende sui temi della sicurezza e maggior attenzione nell’applicazione delle misure previste dai protocolli”.