La Cna di Basilicata chiede ai Parlamentari lucani di sostenere la proposta lanciata dalla Cna Nazionale di creare nell’ambito dell’ultimo DL Ristori un “Fondo per il sostegno alle imprese che esercitano attività di artigianato nella sua espressione territoriale, artistica e tradizionale”.
Quanto sopra a seguito delle misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e al fine di sostenere le imprese che esercitano attività di artigianato nella sua espressione territoriale, artistica e tradizionale, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico è istituito un fondo con una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2020.
Il predetto fondo, che necessita della copertura finanziaria, sarà gestito in merito ai criteri e alle modalità di ripartizione e assegnazione delle risorse agli operatori con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sentita la Conferenza permanente dello Stato, Regioni e province autonome di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, nonché le associazioni di categoria comparativamente più rappresentative a livello nazionale.
I gravi effetti ingenerati dalla crisi epidemiologica impongono la necessità di riservare massima attenzione ad una particolare branca della manifattura italiana coincidente con l’artigianato nella sua espressione artistica e tradizionale, genesi e radice del fenomeno artigiano. Una attività che, indipendentemente dal profilo economico, rappresenta un fattore di tutela e, insieme, un presidio di socialità per tanti borghi e comuni del nostro Paese.
Tuttavia, l’attuale crisi non costituisce l’unico nemico da combattere. Essa va a sommarsi a problemi altrettanto gravi e più risalenti, che il settore eredita e sconta. L’economia globale, infatti, ha apportato nei confronti del sistema produttivo italiano indubbi benefici. Ma è stata foriera, al contempo, di pericolose insidie per la caratterizzazione e l’unicità dei prodotti, che rischiano di condannare alla marginalità le migliori arti nostrane.
Di qui, l’esigenza di salvaguardare le tante realtà produttive oggi esistenti, capaci di competere in autonomia sul mercato in ragione di una ineguagliabile formazione professionale, frutto di creatività ed ingegno. D’altra parte, il settore riveste tuttora un ruolo non secondario nell’ambito dell’artigianato e, più in generale, dell’economia italiana. A fine primo trimestre 2019 le imprese artigiane operanti nel campo dell’artigianato artistico e tradizionale hanno toccato quota 100 mila unità, impiegando oltre 300 mila addetti.
Tuttavia, le attuali circostanze rischiano di spazzare via dal mercato numerose imprese afferenti a questo mondo. Per questi motivi, appare indispensabile e urgente istituire presso il Ministero dello sviluppo economico un fondo per l’artigianato artistico e tradizionale, onde assicurare, nel breve periodo, la tenuta del settore, in attesa di tracciare un progetto per il concreto rilancio dello stesso.