Riportiamo di seguito la seconda parte del report sulle ultime settimane di lavoro della giunta De Ruggieri a cura di Michele Morelli, presidente dell’associazione Mutamenti a Mezzogiorno.
Le ultime settimane della giunta DeRuggieri: il circuito urbano delle chiese e complessi rupestri, il PUMS e il bando per la gestione dei parcheggi pubblici.
Riprendendo in esame i provvedimenti assunti nelle ultime settimane dalla giunta De Ruggieri (la settimana scorsa avevamo messo in evidenza una serie di punti critici in merito alla composizione del gruppo di lavoro per la prima stesura del Piano Sociale di Zona, alla mancata attivazione dello “Sportello di Ascolto” e “Casa Rifugio” per le vittime di violenza, al bando per la gestione del servizio di accoglienza per titolari di protezione internazionale) questa volta parliamo di complessi rupestri e bando per la gestione dei parcheggi pubblici.
Il circuito urbano delle chiese e complessi rupestri
Tra i tanti provvedimenti adottati dalla giunta De Ruggieri segnaliamo alcune delibere che riguardano la fruizione di Beni Culturali cosiddetti diffusi. Si tratta, in particolare, di delibere di affidamento diretto di complessi rupestri ad associazioni culturali varie, “in via temporanea e sperimentale e nelle more della predisposizione degli atti di gara”. Sono decenni che si parla di provvedimenti temporanei e di gestioni sperimentali. Persino le condizioni di accesso risultano differenziate. Ad esempio, l’accesso agli ipogei di piazza V. Veneto risulterebbe garantito a tutti previo “contributo”pari a 2,5 euro a persona. L’accordo con il soggetto di gestione prevede che l’intero incasso, “escluse le spese di gestione per il mantenimento del servizio”, sarà versato al Comune e devoluto in beneficienza ad un ente a scelta dalla stessa Amministrazione (DelG 00178-2020). Il costo del “biglietto” di accesso al solo convicinio di Sant’Antonio, affidato ad un’altra associazione, risulterebbe pari ad 5 euro; 2 euro per accedere alla visita della Chiesa di Santa Maria de Armeniis. L’incasso, questo caso, è ad esclusivo appannaggio del gestore (DelG 00201-2020).
Santa Maria de Armeniis Santa Maria della Vaglia
E’ evidente che il problema non sono le associazioni ma le amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo. Nonostante il “2019”, l’amministrazione De Ruggieri non è stata in grado di dotarsi di un sistema integrato e moderno di gestione. Molti ricorderanno che la “scomposizione” del sistema del circuito urbano dei complessi rupestri ebbe iniziò nel lontano 2009, quando l’allora amministrazione decise la ri-consegna di alcune chiese rupestri restaurate con fondi pubblici (san Pietro Barisano, santa Luci alle Malve, Madonna dell’Idris e san Giovanni in Monterrone) alla Curia (proprietario dei beni ) e non per la ripresa delle attività di culto. Un’ulteriore anomalia di questa frammentazione del sistema risiede nella vicenda della gestione del complesso di San Nicola dei Greci. Tra i tanti impegni assunti dalla fondazione Zetema per la concessione di palazzo Pomarici, sede del prestigioso MUSMA, vi era anche quello di garantire la fruizione del complesso di San Nicola ai Greci le cui modalità sarebbero dovute essere precisate in un protocollo di intesa (DGC 00048-2004). Protocollo di intesa mai sottoscritto.
La nuova amministrazione ha la possibilità di mettere ordine a questa vicenda. Sarebbe un bel segnale, un vero cambiamento.
Cappuccino Vecchio Convicinio di Sant’Antonio
Chiese rupestri, cantine storiche, frantoi e immobili sottratti alla destinazione pubblica sub-concessi a privati violando i piani urbanistici e i regolamenti d’uso, per essere trasformati in dormitori.
Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e il Bando per la gestione dei parcheggi pubblici
Il due ottobre la giunta, su proposta del dirigente del settore mobilità, ha adottato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e il Piano Urbano del Traffico (PUT) predisposto dallo studio incaricato (RTI TpsPro srl- AIRISsrl-arch. Francesco Nigro ), per una spesa complessiva di € 56.000,00.
Il tutto ha inizio nel 2016 a seguito della pubblicazione da parte del Ministero delle Infrastrutture del “Bando Periferie– Asse Accessibilità e Accoglienza”. Nel 2017 il Comune di Matera risulta titolare di un finanziamento di euro 90.000,00 per la redazione dei piani. Le linee guida del Ministero definiscono il PUMS e il PUT strumenti di pianificazione strategica di lungo periodo (con obiettivi da realizzare in 10 anni), la cui adozione ha il fine di soddisfare i fabbisogni di mobilità della popolazione, assicurare l’abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico ed acustico, la riduzione dei consumi energetici, l’aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale, la minimizzazione dell’uso individuale dell’automobile privata e la moderazione del traffico, l’incremento della capacità di trasporto, l’aumento della percentuale di cittadini trasportati dai sistemi collettivi anche con soluzioni di car pooling e car sharing e la riduzione dei fenomeni di congestione delle aree urbane. A seguito regolare avviso pubblico (settembre 2018), nel settembre del 2019 il dirigente aggiudicava la gara e a dicembre del 2019 (finalmente) viene sottoscritto il contratto.
Ci sono voluti circa quattro anni per adottare i piani ed è molto probabile che servirà un ulteriore anno, se tutto va bene, per renderli operativi. Dal punto di vista procedurale la nuova amministrazione dovrebbe avviare la fase partecipativa e fissare i tempi per la presentazione di eventuali osservazioni. Successivamente, il tutto passerebbe nelle mani della Commissione consiliare e infine del Consiglio comunale.
Qualche giorno prima della delibera di adozione dei piani, e precisamente il 30 settembre, lo stesso dirigente del settore alla mobilità approvava la determina a contrarre e il capitolato di appalto per l’avvio della procedura di gara per la gestione dei parcheggi pubblici.
Come abbiamo già detto in un precedente intervento il capitolato di appalto risulta non coerente e fortemente contraddittorio con le previsioni del PUMS. Nemmeno gli indirizzi assunti dal consiglio comunale nel 2018 e nel 2019 risulterebbero rispettati (indirizzi fortemente punitivi per i residenti del centro).
Pertanto si chiede alla nuova amministrazione di sospendere la procedura ( invitando il dirigente a farlo) e, nel contempo, al fine di evitare proroghe aggiuntive del servizio, procedere con rapidità ad un aggiornamento degli indirizzi da parte del Consiglio comunale, rendendoli il più possibile coerenti con le previsioni del PUMS.
Altrimenti sarebbe tutto inutile.
Il PUMS non fa altro che confermare la strategia di sostegno alla residenza nel centro storico fino a ipotizzare la gratuità dell’abbonamento per la prima auto a famiglia.
Il PUMS dedica molta attenzione alla logistica delle merci, propone l’attivazione di transit point e l’installazione di locker presso gli attrattori di traffico pedonale a ridosso dell’area centrale (da collocare presso i parcheggi pubblici in struttura).
Si attivi subito un tavolo di co –programmazione e di co-progettazione con i cittadini che vivono e lavorano nelle zone a traffico limitato, finalizzato a individuare bisogni da soddisfare e precisi progetti di servizio. Sarebbe anche questo un bel segnale, un vero cambiamento.