Gli splendidi colori del “cupolone” di San Domenico, le chiese, i palazzi gentilizi, i ruderi del Castello di Uggiano, l’intera storia di Ferrandina sono stati al centro dell’evento “In viaggio con il Menestrello”, a cura di Domenico Faniello, moderatore presso “Tra le righe”. L’iniziativa, realizzata in diretta facebook, ha riscosso grande successo, con una media di 50 persone collegate durante la diretta e quasi 15000 visualizzazioni. All’incontro sono intervenuti il vicesindaco e assessore comunale alla Cultura Maria Iula Murante, l’imprenditore Antonio Latronico, appassionato di fotografia, il docente di musica Giulio Giannelli, musicista, il geometra Domenico Di Stefano, appassionato e compositore di poesie, e Mariangela Lisanti, docente di Lettere, che hanno offerto un loro contributo alla puntata dedicata alla cittadina aragonese. Un video, realizzato con immagini di Vincenzo Sidonio, ha dato lo spunto per una serie di considerazioni storiche, artistiche, musicali e “poetiche”. Ed è proprio la splendida poesia “La cupola e il restauratore” di Domenico Di Stefano ha fatto da sfondo ad un altro video, che ha messo ancora di più in risalto la bellezza del complesso conventuale di San Domenico con la sua cupola, divenuta il simbolo di Ferrandina. “La vera bellezza di Ferrandina, oltre alla storia, alle tradizioni, all’arte,– ha detto il vicesindaco Murante – è l’autenticità delle persone”. E dovrebbero essere proprio le persone ferrandinesi, così come ha sottolineato Antonio Latronico, ad apprezzare le bellezze artistiche di questa cittadina ricca di storia. Tra gli interventi, moderati da Domenico Faniello, appassionato di scrittura e autore, tra l’altro, del libro “I racconti della sera”, quello di Mariangela Lisanti, autrice del volume “Il complesso conventuale di San Domenico, che ha offerto il suo contributo, facendo alcuni riferimenti proprio ad uno dei monumenti più belli di Ferrandina. Giulio Giannelli ha parlato di musica, che da sempre caratterizza questo centro lucano, evidenziando, appunto l’ormai consolidata tradizione bandistica, che risale a tantissimi anni fa. Altri video, con il montaggio di Antonio Latronico e di Giovanni Di Lucca, hanno raccontato la storia della cittadina, il cui nome si deve a Federico d’Aragona che nel 1494 la battezzò così in onore di suo padre, re Ferrante.