Le associazioni dei cittadini pazienti diabetici di Basilicata, A.L.A.D., A.P.D. e Associazione Italiana Diabetici Tre Valli Lagonegrese in una nota condivisa dai presidenti Antonio Papaleo, Domenico Troìa e Silvano Papaleo, si chiedono perché la prescrizione dei presidi per diabetici, non possa diventare “dematerializzata? “.
L’aumento di persone positive al coronavirus, la sempre maggiore richiesta di assistenza, il compito di effettuare tamponi e vaccinazioni antinfluenzali, rendono problematico per il malato cronico e, nel caso specifico per il diabetico, l’accesso agli studi medici per il ritiro delle prescrizioni mensili.
Infatti se per la assistenza farmaceutica le prescrizioni mediche possono viaggiare via mail o via telefono evitando che il diabetico si rechi presso lo studio medico, per i presidi per l’autocontrollo domiciliare questo non è possibile. Non comprendiamo il motivo per cui questo tipo di prescrizione non possa diventare ” dematerializzata”; ci consentirebbe di ritirare il nostro fabbisogno mensile direttamente nella farmacia sotto casa, che rimane il presidio sanitario sul territorio sempre disponibile e di facile accesso.
E’ un piccolissimo, ma in questo momento necessario tassello, che consentirebbe al diabetico di non tralasciare il controllo quotidiano della malattia, soprattutto in un periodo in cui diventa sempre più difficile l’accesso ai centri di controllo ospedalieri.
Nov 11