La situazione all’ospedale di Matera rischia il collasso. La Federazione CIMO-FESMED rappresentata dal fiduciario regionale FESMED Basilicata Beatrice Di Venere e del Segretario Regionale CIMO Basilicata Alfredo Cinnella hanno inviato al Commissario dell’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza, al direttore generale facente funzioni dell’Asm, Gaetano Annese, al governatore lucano Vito Bardi, all’assessore regionale alla Salute Rocco Leone, ai Prefetti di Matera e Potenza e ai Procuratori della Repubblica presso il Tribunali di Matera e Potenza una lettera per annunciare la diffida e la messa in mora a seguito della preoccupante situazione in cui si trovano gli operatori sanitari, e segnatamente i medici rappresentati dalla sigla sindacale, i cui diritti sono stati violati e le gravi e intollerabili affermazioni da parte di qualche esponente della Sanità lucana.
Premesso
a. Costituisce circostanza notoria che, con provvedimenti organizzativi assunti dalle Direzioni Generali delle Aziende Sanitaria operanti nell’ambito di competenza delle SS.LL., sia invalsa la prassi di assegnare dirigenti medici privi della necessaria specializzazione a operare, in turni di guardia divisionale o interdivisionale o in regime di pronta disponibilità, in reparti dedicati o, comunque, ove sono ricoverati pazienti Covid 19 determinando, in tal modo, il verificarsi, quantomeno, di un triplice rischio:
a.1. quello di sguarnire reparti non Covid di dirigenti medici specialisti e professionalmente competenti
a.2. quello di affidare le cure di pazienti Covid a dirigenti medici non professionalmente adeguati e privi del titolo specialistico pertinente, in violazione dei principi generali di appropriatezza e sicurezza delle cure
a.3. quello di esporre i dirigenti medici in questione a rischi personali di particolare gravità sotto il profilo della sicurezza loro e di tutti coloro con i quali essi interagiscono
b. L’adozione di decisioni organizzative di quel genere, oltre a manifestare l’inadeguatezza con cui la diffusione della pandemia è stata affrontata nei mesi in cui essa aveva palesemente diminuito la intensità della sua diffusione, integra una serie imponente di violazioni normative, di legge e contrattuali, per le quali è direttamente impegnata la responsabilità delle SS.LL sia quali organi deliberanti, sia quali organi deputati al controllo delle decisioni assunte da altri soggetti in materia di sanità pubblica di modo che tutte le conseguenze che, a causa di tale difetto organizzativo si dovessero verificare, non potranno che riverberarsi sul Loro conto
b.1. è violato il disposto dell’art. 32 Cost. nella parte in cui garantisce, con la tutela della salute, il diritto fondamentale dell’individuo e l’interesse della collettività, precetti che si estrinsecano – tra l’altro – per mezzo di prestazioni pertinenti prestate da soggetti competenti
b.2. è violato il disposto dell’art. 1 Legge 08.03.2017 n. 24 nella parte in cui afferma che “La sicurezza delle cure è parte costitutiva del diritto alla salute ed è perseguita nell’interesse dell’individuo e della collettività”
b.3. è violato il disposto dell’art. 590 sexies c.p. nella parte in cui – secondo la lettura giurisprudenziale del medesimo – l’osservanza delle linee guida e delle buone pratiche mediche, a opera di soggetto funzionalmente formato e competente, consente di “restituire al medico la necessaria serenità operativa” e di circoscrivere coerentemente gli ambiti della sua responsabilità professionale
b.4. è violato il disposto dell’art. 15 co. 7 d.lgs. 502/92 e s.m. ed i. secondo il quale “alla dirigenza sanitaria si accede mediante concorso pubblico… ivi compresa la possibilità di accesso con una specializzazione in una disciplina affine”
b.5. è violato, di conseguenza, il disposto dell’art. 19 ccnl 19.12.2019 e degli artt. 24 e segg. dpr 483/1997 nella parte in cui, individuati i titoli necessari per accedere alla selezione concorsuale, una volta essa sia stata positivamente espletata, connotano il singolo incarico dirigenziale di contenuti prestazionali coerenti con i programmi terapeutici da realizzare e gli obiettivi da perseguire
b.6. è violata la disciplina della continuità assistenziale e della copertura delle urgenze/emergenze dei servizi ospedalieri da garantire attraverso i servizi di guardia (art. 26 ccnl 19.12.2019) e di pronta disponibilità (art. 27 ccnl 19.12.19) i cui destinatari non possono che essere dirigenti medici titolari di laurea specialistica che ammette lo svolgimento di funzioni sanitarie coerenti con la disciplina cui essa si riferisce o, al limite, con quelle affini o equipollenti
b.7. è violata la disciplina della mobilità interna, specie quella di urgenza (art. 16 co. 3 ccnl 10.02.2004), che pone in ogni caso il limite della disciplina di appartenenza nella individuazione dei soggetti chiamati a espletarla
c. nel frattempo, diventa urgente e indilazionabile intervenire immediatamente per fare cessare prassi e comportamenti illeciti e illegittimi e ciò – da un lato – revocando gli atti assunti in difetto dei presupposti normativi sopra richiamati e – dall’altro – svolgendo gli interventi di controllo e di censura cui le Autorità sovraordinate sono deputati.
d. È di oggi la grave intervista rilasciata alla tv locale da parte del Direttore Generale F.F. dott. Gaetano Annese (ASM di MT), in cui questi afferma, a proposito del contagio Covid degli operatori sanitari, che “il contagio è stato preso all’esterno e poi portato in ospedale”, laddove il nosocomio conta un elevato numero di pazienti ricoverati Covid positivi. La percentuale di contagi del personale sanitario è notoriamente molto più alta rispetto a quella della popolazione generale, e il personale sanitario, da essere “eroe” è diventato “untore”. Si crea fra l’altro, con la citata intervista, una pericolosa premessa secondo cui la malattia da Covid 19 del personale sanitario e gli eventuali decessi non possono essere riconosciuti come patologie da causa di lavoro.
e. Con nota del 2 novembre 2020 il DG F.F. dott. Annese ha disposto il differimento delle ferie del personale dipendente, senza aver consultato le OO SS, e senza chiarire se tali ferie potranno essere monetizzate.
f. Già da diversi mesi sono disponibili per le 2 Aziende in indirizzo grandi tende da campo, offerte in omaggio dal Qatar arabo, per fare fronte all’emergenza Covid 19, e mai utilizzate,
g. Diverse segnalazioni giungono a questa Segreteria, da parte di medici che effettuano guardia notturna in discipline non affini alla loro specializzazione, per poi svolgere il mattino seguente il loro consueto servizio senza il necessario ristoro psicofisico,
h. Lasciando da parte l’IRCCS CROB di Rionero e la ASP di Potenza (solo ricoveri programmati nel primo e solo Sanità Territoriale nella seconda), le restanti due Aziende in indirizzo (solo ospedali per acuti nell’AO San Carlo, e Azienda mista la seconda) trattano nei due principali nosocomi di Basilicata (Potenza e Matera) malati Covid e non Covid. Ciò comporta un rischio aumentato per operatori e utenti, e un preoccupante allungamento delle liste di attesa per le cure di altre malattie (per esempio, ritardo negli interventi chirurgici dei tumori),
i. Molti medici delle più svariate discipline vanno via (in pensione, trasferiti o altro) e non sono sostituiti, con forte aumento di disagio e del già pesantissimo carico di lavoro,
Per tali ragioni, la Federazione CIMO-FESMED come sopra rappresentata
invita
i destinatari di questo atto, ciascuno per quanto di rispettiva competenza:
– ad assumere provvedimenti rispettosi del quadro normativo regolatore della materia, da un lato, revocando, in sede di autotutela, i provvedimenti assunti in suo spregio e, dall’altro, garantendo, con i necessari controlli, il ripristino della legalità violata,
– a diversificare le strutture che curano i pazienti Covid da quelle adibite alla cura di altre patologie,
– a concordare con le OO SS le decisioni sul differimento ferie.
diffida
i destinatari di questo atto, per quanto di rispettiva competenza, dall’assumere e dal consentire 1) la permanenza di ulteriori determinazioni in pervicace violazione delle disposizioni di legge e contrattuali quali sopra elencate, e 2) il conseguente svolgimento di attività che sono: a rischio per i pazienti e il personale impropriamente addetto; non sicure per questi ultimi perché richieste al di fuori del perimetro, normativamente delineato, delle prestazioni esigibili; e pericolose per gli uni e gli altri poiché non funzionali all’obiettivo di salute cui le prestazioni sanitarie sono deputate
chiedeff
agli Organi tutori, cui questo atto è indirizzato per doverosa conoscenza, di disporre le attività di controllo necessarie per garantire il rispetto delle norme a presidio della sicurezza e pertinenza delle cure e di avviare le indagini del caso volte ad accertare se, nei comportamenti sopra descritti, siano ravvisabili estremi di reato, disponendo (in caso affermativo) per l’immediata sospensione e inibizione di quanto di illecito emerga dalle disponende verifiche.
Il Fiduciario Regionale FESMED Basilicata D.ssa Beatrice Di Venere e il Segretario Regionale CIMO Basilicata Dr. Alfredo Cinnella