Lo spazio antistante l’ingresso dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera è stato occupato questa mattina dagli addetti del comparto pulizie, servizi integrati e multi servizi che hanno deciso di aderire allo sciopero promosso dai sindacati Cgil, Cisl e Uil della provincia di Matera. Un comparto che in Basilicata coinvolge circa 3 mila lavoratori impegnati anche in strutture sanitarie. Con questa iniziativa i sindacati hanno deciso di sostenere la mobilitazione nazionale del Pubblico invitando i lavoratori a manifestare davanti a tutti gli ospedali italiani e tra questi non poteva mancare l’ospedale Madonna delle Grazie di Matera.
L’iniziativa ha fatto registrare la presenza di Marcella Conese per Filcams Cgil, Giulia Adduce per Fp Cgil, Franco Coppola per la Uil Fpl e Pino Bollettino per la Cisl Fp.
Una iniziativa del “Pubblico per il pubblico, lavoratori uniti per dare cure e servizi ai cittadini” a cui hanno partecipato i lavoratori del pubblico impiego, in un segno di solidarietà verso il personale sanitario che sta affrontando in prima linea questa emergenza pandemica, per rivendicare il diritto a lavorare in sicurezza, il rinnovo dei contratti e nuove assunzioni.
Nella città di Matera, dove in questi ultimi giorni si è sviluppata una grave e pericolosa diffusione del contagio da Covid-19 che mette a rischio i servizi sanitari della ASM di Matera – già in affanno prima dell’insorgere dell’emergenza – in quanto non riescano a far fronte all’aumento di richieste di assistenza sanitaria, assume una valenza importante per sottolineare la condizione della sanità materana.
Una ulteriore occasione per chiamare in causa le responsabilità dell’Assessorato alla Sanità e di tutto il Governo regionale che, dall’insediamento avvenuto ormai due anni fa, hanno perso tempo in discussioni sterili e inconcludenti senza mai addivenire a soluzioni concrete per recuperare il depotenziamento dell’ASM di Matera, azienda mista con al suo interno gli Ospedali per Acuti, gli Ospedali Distrettuali e i Distretti Sanitari; in particolare non c’è stato nessun intervento significativo per risolvere le evidenti e macroscopiche criticità dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera e dell’Ospedale di Policoro.
Allo sciopero hanno partecipato anche i lavoratori del comparto imprese di pulizia, servizi integrati e multi servizi che questa mattina hanno incrociato le braccia per l’intero turno di lavoro indetto dalla Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti per stigmatizzato la mancanza di riscontro alle numerose sollecitazioni di ripresa dei negoziati, per concludere positivamente il percorso di rinnovo avviato nel mese di giugno, sulla scia della prima ondata della pandemia da Covid-19.
Si tratta di lavoratrici e lavoratori dei servizi in appalto di pulizia e sanificazione svolgono un ruolo ritenuto essenziale per il contenimento del contagio nei presidi ospedalieri, nelle Rsa, nelle case di cura, nelle scuole, nelle università, nei tribunali, nelle fabbriche e negli uffici pubblici e privati, esposti in prima linea per garantire l’accessibilità dei luoghi che, senza la loro opera, non sarebbe possibile.
La fotogallery della manifestazione promossa davanti all’ospedale di Matera (foto www.SassiLive.it)