“La delibera recentemente approvata per la delimitazione dell’ager venusinus come zona di interesse archeologico non comporta alcun vincolo a nuove iniziative nel Vulture Melfese, all’agricoltura irrigua di quel territorio, alle comunità che vi abitano”. È quanto precisa l’assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa che replica così anche alle “interessate e strumentali anticipazioni di stampa che accusano ingiustamente il governo regionale di aver bloccato lo sviluppo del territorio”.
“Come tutti sanno il Piano paesaggistico – afferma l’assessore – è un importante strumento di governo del territorio che sarà approvato a conclusione di un iter complesso e partecipato a garanzia di cittadini, imprese, soggetti economici e amministrazioni pubbliche. Con la delibera n. 754/2020, che tutti possono consultare, la Giunta ha preso atto del lavoro preliminare svolto in sede tecnica per la mappatura del territorio del Vulture Melfese e la delimitazione dell’Ager Venusinus come zona di interesse archeologico. Un lavoro che non comporta l’apposizione di nessun vincolo, ma si limita appunto alla mappatura delle caratteristiche del territorio, a cui seguiranno la definizione del Piano e le conseguenti indicazioni sulla possibilità di valorizzare di trasformare il territorio. L’identificazione dell’area non cancella le strumentazioni urbanistiche vigenti ma intende fornire un quadro di attenzioni sia alle trasformabilità del contesto sia alle iniziative per la sua valorizzazione”.
“E’ bene inoltre precisare – aggiunge ancora Rosa – che la definizione di una zona di interesse archeologico rientra fra i beni paesaggistici e non fra i beni archeologici, che invece prevedono vincoli all’esito di un procedimento amministrativo ministeriale per la dichiarazione di interesse culturale, con conseguente modalità di protezione ‘diretta’ dei beni stessi. L’individuazione della zona di interesse archeologico dell’Ager Venusinus è avvenuta in base all’esito di ricerche e studi archeologici ventennali e in considerazione del valore paesaggistico e della trasformazione subita dal territorio nel corso del tempo. Quindi nessuna scelta affrettata e nessun vincolo nell’area del Vulture Melfese ma solo – conclude Rosa – la necessità di governare, come soggetto pubblico, le esigenze anche attuali di interventi dettate dalle più svariate aspettative. Cosa che la Giunta regionale intende fare accelerando la definizione del Piano paesaggistico dopo anni di ritardi che hanno, quelli sì, davvero bloccato e condizionato lo sviluppo dei nostri territori”.