I soci fondatori di “inCONTEMPORANEA” – network regionale per la cultura contemporanea, Mauro Acito per il Tam Art Tower di Matera, Rossana Cafarelli per il MOON di Potenza, Gaetano Lofrano per il MULA+ di Latronico
Patrizia Magnotti per Il Micromondo di Nemoli, Roberto Martino – Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea di Stigliano-Matera e Simona Spinella per il MUSMA di Matera hanno inviato una lettera aperta al Presidente delle Regione Basilicata Vito Bardi per chiedere che “in questa fase di convivenza con il virus vengano sostenuti, tramite procedure semplici e con tempi certi, gli spazi culturali che riaffermano il valore dell’esperienza artistica poiché abbiamo bisogno, mai come ora, della cultura”. Di seguito la nota integrale
“Con la cultura non si mangia!”… ma senza di essa non si cresce. Di seguito la nota integrale.
Carissimo Presidente,
siamo professioniste e professionisti lucani del comparto culturale-museale
contemporaneo, riuniti nella rete di lavoro e networking denominata
inCONTEMPORANEA, nata come contenitore aperto e luogo di incontro scaturito dall’esigenza di unire le forze per promuovere, diffondere e valorizzare la Cultura Contemporanea in regione e stabilire collaborazioni anche per una interfacci istituzionale più strutturata e una conoscenza del comparto per valorizzarne la funzione culturale.
Siamo gestori di spazi distribuiti su tutto il territorio regionale della Basilicata e ci occupiamo di processi e progetti realizzati in luoghi per la cultura, coordinati e diretti con grandi sforzi e dove oggi non è più possibile entrare.
La chiusura forzata e prolungata dei nostri spazi ha di fatto accelerato processi di crisi già in atto per i quali le agenzie regionali preposte hanno strumenti e competenze insufficienti per gestire l’attuale grave situazione che rischia di far morire numerose realtà e presidi.
Siamo quindi a chiedere una riflessione organica e repentina, capace di andare al cuore della questione ma anche al cuore delle persone, soprattutto di chi pensa che la cultura non sia importante e che, in caso di emergenza, i primi tagli da fare siano proprio qui.
È questo il tempo per mettere la politica e l’opinione pubblica di fronte alle responsabilità di sostenere la cultura oggi per poter continuare a farlo domani. È il tempo di capire che la cultura è un lavoro, che un operatore culturale o una realtà culturale si sottopone a percorsi complessi per costruire un progetto, una mostra, un festival. È questo il tempo per aprire un dialogo, per capire e comunicare la necessità di avere degli spazi per la cultura e mirati sostegni per la loro gestione; e forse è importante prescindere dai parametri, a volte artificiali, imposti dai bandi per accedere ai finanziamenti. È questo il tempo per capire come un intero territorio, centri e periferie insieme, e le sue forze economiche, politiche e sociali possano trovare negli spazi culturali il nucleo della propria identità e del bisogno di cultura, specialmente dopo un importante momento che ha coinvolto tutta la regione quale quello di Matera-Basilicata 2019 Capitale Europea della Cultura.
In questo quadro siamo a chiedere attenzione e interlocuzione su:
– valorizzazione e riconoscimento dei tanti esempi di buone pratiche che i luoghi della cultura danno e hanno dato, attrezzandosi e investendo denaro in apparecchiature, personale, progettisti, artisti, etc.
– supporto ai servizi fondamentali al cittadino erogati ogni giorno dai nostri spazi e all’operato di tanti lavoratori, per poter continuare a mantenere una continuità che significa fiducia e certezza di contare qualcosa nella nostra società.
In questa fase di convivenza con il virus chiediamo che vengano sostenute, tramite procedure semplici e con tempi certi, gli spazi culturali che riaffermano il valore dell’esperienza artistica poiché abbiamo bisogno, mai come ora, della cultura. Non rischiamo di annichilirla alla fine di questo difficile percorso che stiamo tutti insieme attraversando.
Cordiali saluti.