Per la rubrica la storia siamo noi lo storico materano Nino Vinciguerra ripercorre la storia del Palazzo dell’Annunziata, nel cuore del centro cittadino di Matera. Di seguito il suo intervento e una fotogallery tratta dall’archivio Vinciguerra.
Il cuore della città di Matera sorvegliato dal Palazzo dell’Annunziata.
Come tutte le città, anche Matera ha un’anima, un cuore che palpita. È Piazza Vittorio Veneto. Chiamata Largo Plebiscito dopo l’Unità d’Italia, è stata ribattezzata Piazza Vittorio Veneto il 4 novembre 1918. Non ha una forma omogenea, è piuttosto irregolare e, nel tempo, ha subito molteplici interventi e trasformazioni. Gli ultimi lavori di ristrutturazione sono stati eseguiti a metà anni novanta e hanno riportato alla luce storici tesori nascosti per secoli (una città sotto la città). Piazza Vittorio Veneto è sempre stato il fulcro della città, teatro di avvenimenti storici e ha vissuto, e tutt’ora vive, piccoli e innumerevoli episodi di vita quotidiana; ne è testimone e, con discrezione, cela anche tanti segreti.
Ci sono tanti ricordi, molti dei quali rimasti impressi nelle memorie storiche, nei nostri anziani, i quali, spesso, con dovizia di particolari e con calore li tramandano alle nuove generazioni.
Su Piazza Vittorio Veneto si erge imponente il settecentesco Palazzo dell’Annunziata (sorto come convento delle Suore Claustrali Domenicane) la cui chiesa, sconsacrata, oggi ospita il Cinema Comunale (già Cinema Ideal e, successivamente, Cinema Impero. Ma prima di essere adibita a cinema, fu sede della Società Operaia). Sulla sua ampia facciata, per un lungo periodo, ha capeggiato, a caratteri enormi, per propaganda politica, il nome di Nicola De Ruggieri. Quei caratteri giganteschi erano stati pittati ad olio, indelebili sul tufo del muro che se ne era impregnato, per cui furono ricoperti da numerosi manifesti inneggianti al Duce quando Mussolini venne a Matera il 28 agosto 1936. La pioggia poi lavò via i manifesti e il nome di Nicola De Ruggeri tornò a …dominare la “F ndèn” (la fontana), come abbiamo sempre chiamato Piazza Vittorio Veneto.
Nel 1914, il Palazzo dell’Annunziata assunse un aspetto meno austero in seguito alla costruzione della torretta dove fu collocato l’orologio. Per la realizzazione dell’opera si sopportò la non indifferente spesa di £.8000. Negli anni a venire la manutenzione dell’orologio (vecchio sistema con ingranaggi vincolati a dei pesi) fu affidata alla precisione di Peppino Simeone soprannominato “l’americano” per i suoi trascorsi negli States e, nel 1998, suo nipote Giorgio ne installò uno nuovo, con congegni elettronici, in sostituzione del vecchio “Capanni” che aveva segnato il passo nel 1980.
Il 20 settembre 1904 l’Associazione “G.B.Torricelli”, sulla facciata del Palazzo dell’Annunziata, tra la porta d’ingresso del Tribunale e l’ingresso del locale accanto, dove aveva sede una sartoria, fece apporre una lapide in onore di Giovanni Bovio, filosofo e politico originario di Trani, scomparso l’anno precedente, sulla quale era scritto “A Giovanni Bovio, la democrazia materana”. In seguito, in pieno regime fascista, un comandante della Milizia la fece rimuovere. Cadde e si frantumò…presagio?
Nino Vinciguerra
La fotogallery del Palazzo dell’Annunziata (Archivio Vinciguerra)