Il Sindaco del Comune di Tito Graziano Scavone ha inviato una lettera al Ministro della Salute Roberto Speranza ed al Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi per chiedere di rivedere il protocollo sanitario fin qui adottato in ambito scolastico.
“Aggiornare il protocollo sanitario in ambito scolastico per continuare a garantire il diritto universale allo studio e alla conoscenza anche in un momento così complesso. Il Sindaco di Tito scrive a Speranza e Bardi. Di seguito la nota integrale.
Questa mattina il Sindaco del Comune di Tito Graziano Scavone ha inviato una lettera congiunta al Ministro della Salute Roberto Speranza ed al Presidente della Regione Vito Bardi per sottolineare la necessità di rivedere il protocollo sanitario nella scuola per evitare la sospensione della didattica in presenza.
«Lo sforzo che lo Stato, le Regioni, i Comuni e le diverse articolazioni territoriali stanno compiendo al fine di garantire all’intera popolazione la migliore sicurezza sanitaria è encomiabile – ha rilevato Scavone nella missiva –, seppur insufficiente a ridurre le preoccupazioni nelle comunità locali chiamate a dimostrare un forte senso di corresponsabilità nei comportamenti da adottare per contrastare la diffusione del virus ed evitare di incorrere in ulteriori limitazioni, i cui effetti sul piano socioeconomico potrebbero essere drammatici per il sistema Paese, tanto più in aree deboli come la Basilicata».
In particolar modo, il sindaco del Comune di Tito è intervenuto sulla necessità di rivedere il protocollo sanitario fin qui adottato in ambito scolastico per evitare di interrompere la didattica in presenza suggerendo l’esecuzione di test rapidi antigenici almeno ogni due settimane ai docenti ed al personale scolastico, l’estensione dell’obbligo di quarantena anche ai contatti stretti dei contatti stretti con un positivo attivando la didattica a distanza, la definizione di indici per la misurazione di un livello di criticità al fine di sospendere le attività didattiche in presenza quando gli indicatori superano la soglia ritenuta sostenibile.
«Bisogna restituire a tutti – ha concluso il Sindaco Scavone – la tranquillità di frequentare ambienti sicuri e di non mortificare il valore dell’istruzione e lo sforzo che dirigenti scolastici, personale docente, collaboratori tecnico amministrativo, enti locali e famiglie stanno impiegando per garantire, in un momento così complesso, il diritto universale allo studio e alla conoscenza».