I Consiglieri comunali Marco Falconeri, Rocco Pergola e Pierluigi Smaldone hanno inviato un’interrogazione sul caso che riguarda l’antenna di via Botte per dare voce ai residenti che da tempo cercano di convincere il gestore a delocalizzare in altra sede l’impianto.
Di seguito la nota integrale.
Con l’interrogazione sulla questione dell’antenna di via #Botte, esposta dal Consigliere Falconeri, presentata insieme agli altri Consiglieri di opposizione, si è voluto dare voce ai residenti I residenti da tempo cercano di convincere il gestore a delocalizzare in altra sede l’impianto.
Non sono chiare le misure che la società installatrice avrebbe preso per garantire la tutela della salute dei cittadini residenti.
La risposta dell’assessore Vigilante non convince, tenuto conto che lo stesso per giustificare l’inerzia della Giunta si è appellato all’entrata in vigore del decreto Rilancio.
Si ricorda all’Assessore che il decreto Rilancio non è retroattivo, pertanto si poteva intervenire anche con ordinanza per sciogliere il nodo della delocalizzazione dell’antenna. Ricordiamo che un emendamento inserito nel decreto Semplificazioni, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale lo scorso 16 Luglio, il Governo vieta ai Sindaci dei Comuni italiani di impedire l’installazione di reti di telefonia sul proprio territorio di competenza, modificando le disposizioni contenute nella legge 36 del 2001, in cui si delegava ai Comuni la possibilità di scegliere se procedere o meno all’installazione delle antenne di telefonia mobile. Ma fino a luglio il Comune avrebbe agevolmente potuto incidere tenuto conto che la norma in questione non produce effetti per il passato. Risulta quindi pretestuoso “dare la colpa” alla normativa nazionale ed al Governo su una questione “pregressa” che aspetta da tempo soluzione come sottolineato dai diversi richiami e sollecitazioni dei residenti. L’Assessore Vigilante non può declinare responsabilità che spettano alla sua figura istituzionale ed alla Giunta Lega/Fdi, scaricando il barile sulla normativa nazionale.