A causa della pandemia da Covid-19 il sistema sanitario della Basilicata ha mostrato negli ultimi mesi una serie di difficoltà, evidenziando ancora una volta una situazione certamente non consona con le aspettative dei cittadini lucani, soprattutto rispetto alla chiara volontà di cambiamento espressa dai lucani stessi nel corso delle ultime consultazioni regionali.
Siamo consapevoli del peso che grava ogni giorno sulle strutture sanitarie della nostra Regione, dove medici, infermieri ed operatori si trovano ad affrontare con coraggio ed enorme spirito di abnegazione, e alle volte senza gli strumenti opportuni, una mole di lavoro senza precedenti nella storia recente.
A tutti costoro, che si battono incessantemente (e a volte anche “letteralmente” a mani nude) per la vita dei lucani, va il nostro grazie sincero, perchè rappresentano un vanto per tutti noi.
Al contempo, di recente sono emerse con maggiore evidenza alcune criticità che riguardano la gestione degli ospedali, ed in particolare del Madonna delle Grazie di Matera dove, probabilmente, ancora pesa in maniera significativa la gestione degli anni precedenti.
Non vogliamo entrare nel merito di alcune dichiarazioni poco decorose, che potranno anche derivare da motivazioni e ragioni diverse, ma che per noi restano assolutamente incomprensibili e non condivisibili; allo stesso tempo in questo momento non possiamo che guardare con estrema preoccupazione al rischio di una pericolosa deriva della Direzione del Madonna delle Grazie, evidentemente prova di una situazione di grande confusione gestionale ed organizzativa. Perchè “non va tutto bene”!
Quindi, visto il momento difficilissimo che stiamo attraversando, piuttosto che abbandonarsi a polemiche strumentali e sterili, è oggi quanto mai necessario che tutti, ad ogni livello, nessuno escluso, si assumano le responsabilità gestionali ed organizzative di loro competenza, magari uscendo finalmente fuori dalle proprie stanze per toccare con mano, sostenendo e supportando concretamente, quello che è lo sforzo sovrumano di chi è realmente in trincea.
Riaffermando, come rappresentanti delle istituzioni, la massima disponibilità nel voler dare un reale e concreto supporto agli addetti ai lavori, ci auguriamo, per il bene di tutti, che i toni accessi di queste settimane si trasformino in azioni tangibili ed immediate per offrire soluzioni adeguate alla gestione dell’emergenza.
Siamo certi che tutte le energie e le forze politiche responsabili sacrificheranno piccoli interessi di bottega per spendersi ed unirsi in uno sforzo comune in nome della salute dei nostri concittadini. Questo è l’unico modo affinchè, seppur tra le mille difficoltà di una disciplina nazionale che pone in scala piani sanitari diversi tra loro (in forza della disciplina del titolo V) si possano porre le basi per una nuova concezione sanitaria regionale, fatta di merito, di eccellenze, e soprattutto lontana da gestioni poco flessibili, burocratiche, inefficienti e a volte oscure.
Questo è il tempo della responsabilità. Serve il contributo di tutti, nessuno escluso, per consentire alle istituzioni regionali deputate di svolgere al meglio il compito loro assegnato, e perchè questo possa realizzarsi è necessario che tutti gli ingranaggi incaricati di compiere la loro funzione lo facciano realmente, e che chi non ha o non ha più alcun titolo per essere parte del sistema gestionale ed amministrativo ne sia escluso.
Nelle prossime settimane, compatibilmente con l’esigenza prioritaria di non intralciare l’attività emergenziale legata alla gestione del Covid-19, in ossequio al mandato ed alla funzione istituzionale ricoperta, ci riserviamo la possibilità di effettuare delle visite nei principali nosocomi lucani sia per testimoniare la nostra vicinanza agli operatori tutti, sia per raccogliere esigenze, necessità e difficoltà, in modo tale da trasferirle alle istituzioni regionali competenti affinchè si possa operare tutti con il solo ed unico obiettivo del bene comune.