Fare chiarezza sullo stato di salute della popolazione residente nei territori in prossimità del Centro Enea Trisaia di Rotondella. Nasce da questo imperativo, promosso dal Sindaco della Città di Policoro, Enrico Mascia, l’incontro che si è tenuto, in diretta streaming, tra i Comuni dell’area, organi istituzionali preposti e l’Istituto Superiore di Sanità (I.S.S.), per illustrare le finalità dell’Accordo di collaborazione tra il Comune di Policoro e la principale istituzione di ricerca tecnico-scientifica in materia di sanità pubblica in Italia, che intende mettere in correlazione i fattori ambientali nell’area della Trisaia con la loro l’incidenza sulla salute dei cittadini. Ad illustrare i principali punti dell’accordo, alla presenza dei rappresentanti dei Comuni di Policoro, Rotondella, Tursi e Scanzano J.co, la dr.ssa Eleonora Beccaloni e il dott. Francesco Bochicchio dell’I.S.S. rispettivamente esperti dei due settori di studio: ambiente-terra-suolo e radioattività. In particolare sono state illustrate le principali attività previste dal documento programmatico, riassumibili in 5 linee individuate per la stesura del Rapporto Finale. La qualità dei suoli ad uso agricolo e quella delle acque interne, destinate al consumo umano e irriguo, la valutazione del profilo tossicologico degli inquinanti e la sorveglianza epidemiologica per esposizione della popolazione agli inquinanti, con particolare riferimento sia ai dati prodotti dal Ministero della Salute che allo stato di salute in cui versa la popolazione residente: di quest’ultimo aspetto, si darà particolare attenzione a 5 gruppi di patologie causa di morte, individuate con la collaborazione dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). Ai fini della raccolta dei dati, lo studio, finanziato dal Comune di Policoro con i fondi per la compensazione ambientale, vedrà anche il coinvolgimento di Regione, Comuni, ARPAB e Aziende Sanitarie. “Sono sempre stato del parere – afferma il primo cittadino, Enrico Mascia – che per conoscere a fondo le problematiche connesse alla presenza sul nostro territorio del sito della Trisaia, andasse avviato uno studio scientifico di impatto ambientale e sulla salute, con valutazione statistica dell’incidenza di patologie eventualmente correlabili”. “La scelta adottata dal sottoscritto e supportata dagli altri amministratori dell’area – ribadisce il sindaco – è stata improntata sulla chiarezza e su uno studio approfondito dei dati, con il supporto dell’autorevolezza dei ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità: unica strada percorribile per avere un quadro chiaro e scientifico dell’impatto che può avere sul territorio un importante impianto come quello che abbiamo a pochi passi dalle nostre abitazioni”. Alla relazione dei ricercatori ha fatto seguito un interessante dibattito, che può essere visionabile cliccando qui