Garantire il tetto occupazionale di 102 giornate lavorative ai lavoratori ex reddito minimo di inserimento ed ex mobilità ordinaria e in deroga. È quanto chiede il presidente della Provincia di Matera Piero Marrese, in una lettera inviata al presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e agli assessori alle politiche agricole e forestali e alle politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Francesco Fanelli e Franco Cupparo.
Marrese ha ricordato come l’obiettivo della Regione sia proprio quello di favorire il pieno inserimento dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, attraverso la previsione, con apposita deliberazione, anche di uno scorrimento di graduatoria.
“Ora più che mai – sottolinea il presidente Marrese – occorre, come concordato anche con i sindacati, profondere il massimo impegno per garantire il tetto occupazionale di 102 giornate lavorative, come peraltro avvenuto lo scorso anno, a questa platea di lavoratori. Si tratterebbe di un intervento di politica attiva del lavoro dal grande valore sia sotto il profilo ambientale, consentendo la salvaguardia del nostro patrimonio forestale, la manutenzione del territorio ed il dissesto idrogeologico, sia sotto quello occupazionale in un mercato del lavoro fortemente contrassegnato da una contrazione della domanda”.
Marrese, rivolgendosi agli esponenti della Giunta regionale lucana, ha auspicato l’adozione dei più opportuni provvedimenti per la soluzione di una problematica prioritaria e di assoluta attualità, assicurando, da parte della Provincia di Matera, ogni possibile forma di collaborazione, anche, se si ritenesse opportuno, attraverso una diretta gestione del personale, al fine di impiegarlo in attività come la manutenzione delle aree verdi di pertinenza degli edifici scolastici di competenza o la cura del patrimonio boschivo.