Nel 2019, il governo della Regione Basilicata, ha dato il via libera alla promozione del Turismo sostenibile. Questo comporta una serie di iniziative con lo scopo di consapevolizzare i turisti verso uno scenario ecologico e rispettoso verso l’ambiente. Negli ultimi anni sono molte le realtà che si stanno indirizzando verso questa nuova frontiera, per il bene comune e per il bene del pianeta. Tra questi, si trova il supporto di aziende che hanno deciso di puntare su prodotti eco e rispettosi verso l’ambiente, come Maxilia che si occupa della realizzazione della sua linea personalizzabile con materiali naturali.
Il turismo sostenibile è un modo di viaggiare nel rispetto dell’uomo e del pianeta; si ha sempre di più la necessità di porre l’attenzione sul patrimonio culturale ed ambientale. Le iniziative intraprese hanno lo scopo di educare le giovani generazioni a tutelare il proprio territorio ed entrare nella consapevolezza del viaggio, come conoscenza e valorizzazione.
La valigia del viaggiatore sostenibile
Cosa mette in valigia un viaggiatore che decide di intraprendere il turismo sostenibile? Fare la valigia è di per sé uno dei momenti più delicati del viaggio, è un’arte che si impara dalle esperienze vissute. Un Eco-viaggiatore deve stare innanzitutto attento agli sprechi, quindi prendete carta e penna e preparate una lista. Avendo chiaro cosa serve, è più semplice evitare di portare cose superflue. Munitevi di borse in tessuto riutilizzabili, utilizzate prodotti per la cura personale ecologici o fai da te, prediligendo quelli biologici e privi di parabeni; gli oli essenziali sono alleati in molte situazioni, prevengono l’ansia, curano la nausea e idratano. Un consiglio comune che viene dato a tutti i viaggiatori è quello di prediligere le borracce in alluminio e in fibra di bambu per evitare l’utilizzo di bottigliette in plastica, difficili da smaltire ed altamente inquinanti.
Turismo responsabile e turismo sostenibile
Esisteva una differenza tra il turismo responsabile e quello sostenibili, ma nel linguaggio attuale, si sono fusi in una comune missione. Il primo era più incentrato sull’impatto etico del viaggio sulla popolazione e sull’economia, mentre il secondo sull’aspetto ambientale. L’iter per attuare un viaggio di questo tipo è divisibile in tre fasi: prima, durante e dopo. Prima del viaggio occorre entrare nell’ottica che si sta viaggiando per crescere e non si sta partendo solo con il mero scopo di divertirsi. Una volta giunti a destinazione, è opportuno rispettare le tradizioni locali, gli usi i costumi e prestando particolare attenzione alla salvaguardia dell’ambiente, riducendo il consumo di platica e rifiuti in generale. Non fate che questa resti un’esperienza privata, ma diffondente questo modo di viaggiare con la vostra rete sociale. Condividere questa filosofia significa preservare e sostenere la cultura e le bellezze architettoniche e naturali. Utilizzare il bike sharing, fare camminate, mangiare in ristoranti locali che utilizzano materie prime bio, sono tutti piccoli accorgimenti che uniti, possono dare un sollievo a quello che è il turismo di massa, che vede milioni di persone migrare ogni anno nelle solite mete turistiche. Siate responsabili, viaggiate consapevolmente e rispettate ciò che vi circonda.