Il materano Nicola Locuratolo esprime alcune riflessioni dopo l’intervento del presidente dell’associazione Matera Ferrovia Nazionale, Nicola Pavese, a sostegno dell’attenzione mostrata dal Sindaco Domenico Bennardi in merito alle infrastrutture che attende da decenni il territorio materano. Di seguito la nota integrale.
Un plauso, finalmente, ad un intervento del professore Nicola Pavese in appoggio all’attenzione mostrata dal Sindaco Domenico Bennardi in merito alle infrastrutture.
Va bene tutto, ma va rilevato che, nella confusione degli interventi posti all’attenzione, si vada, necessariamente, ad oscurare la “priorità” dell’intervento “principe” della infrastrutturazione ferroviaria: la Matera-Ferrandina e la sua prosecuzione verso Gravina di P.
Questo prolungamento, già richiesto dalle Comunità pugliesi dell’Alta Murgia, è essenziale per la ZES Ferrandina-Pisticci (area retro-portuale di Taranto) che potrà scaricare il suo traffico intermodale sulla linea adriatica realizzando in tal modo il corridoio europeo Elsinki-La Valletta, il Milano-Palermo (via Matera) ed, in mancanza del ponte sullo Stretto di Messina, il Milano- R.Calabria (via Matera).
E Matera diventa la “Bologna” del Sud: il chiasma tra l’A.V. (Alta Velocità), Mi-Sa-Mt-Ta-Le e la linea A.C. (Alta Capacità) Mi- R.Calabria (via Matera) che si incontrano a Matera- già CEC 2019.
E’ questo il primo ri-ri-riavvio di una ri-ri-ripresa? Speriamo di si! Staremo a vedere.