Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza assumerà personale già in servizio utilizzando le graduatorie di altri enti, accolta proposta accolta richiesta Fp Cgil. Di seguito la nota integrale.
Finalmente una prima misura concreta per rispondere alla carenza di operatori sanitari che imperversa nelle aziende del sistema sanitario regionale. Anche a seguito della sollecitazione della Fp Cgil di Potenza che nei giorni scorsi aveva chiesto l’applicazione delle norme che consentono di utilizzare graduatorie di altri enti del servizio sanitario per assumere a tempo indeterminato personale già in servizio a tempo determinato presso l’azienda ospedaliera regionale e utilmente collocato in dette graduatorie, evitando una ulteriore emorragia di personale che si sarebbe determinata anche in Uoc particolarmente sotto pressione in questa fase pandemica.
È stato, infatti pubblicato l’interpello interno per la ricognizione di tale personale. Ben venga che questi operatori, attualmente in servizio presso l’azienda con contratti a tempo determinato, sulla falsa riga di quanto sta accadendo in molte altre regioni, abbiano la possibilità di essere assunti a tempo indeterminato nella nostra azienda ospedaliera utilizzando quelle graduatorie nelle quali sono utilmente collocati in altre regioni e dalle quali sarebbero stati chiamati a breve, svuotando di ulteriore personale, in un momento così delicato, organici che scontano carenze croniche.
Come sosteniamo da mesi, la priorità per il nostro sistema sanitario regionale è quella di effettuare nuove assunzioni per rafforzare gli organici e i servizi ormai allo stremo.
Oltre a bandire nuove procedure concorsuali, attivando contestualmente anche la mobilità extraregionale, servono misure straordinarie che riducano i tempi per l’espletamento e l’immissione in servizio degli operatori sanitari e, per quel che riguarda le assunzioni a tempo determinato, occorrono contratti di durata maggiore dei sei mesi attualmente proposti. Sappiamo bene che molti professionisti rifiutano le chiamate perché già operanti in altre regioni o si dimettono dalle nostre strutture per assunzioni stabili fuori regione. Ecco perché abbiamo richiesto e sostenuto l’adozione di questa misura.
Diamo atto all’azienda e ai suoi uffici dell’accelerazione fatta in questi tre mesi su tanti istituti che riguardano la gestione del personale e che erano rimasti al palo nella precedente gestione, nonostante le nostre continue denunce: finalmente sono state pubblicate le graduatorie definitive delle progressioni orizzontali relative al 2019, bloccate per mesi, e sono stati rideterminati in via definitiva i fondi contrattuali del comparto 2018 e 2019 e costituito il fondo 2020, si è dato avvio alla contrattazione sulle progressioni orizzontali 2020, il cui obiettivo primario è e deve essere quello di dare una risposta a quei lavoratori che da troppo tempo non beneficiano della valorizzazione economica legata alla progressione di fascia.
Adesso bisognerà che la regione dia corso agli impegni assunti, trasferendo all’Azienda risorse adeguate per l’una tantum da rischio covid e stanziando le risorse per l’erogazione dell’indennità di rischio da malattie infettive la cui estensione è stata riconosciuta grazie all’accordo sottoscritto in regione da CGIL CISL e UIL lo scorso mese di luglio.
Reggere a questa pandemia significa avere operatori in numero adeguato e adeguatamente motivati riconoscendone con i fatti il prezioso lavoro e l’impegno che, rischiando quotidianamente, profondono nel tutelare il nostro bene più prezioso.