Coronavirus e diabete, Muscatiello (Azione Disabili e DC Matera): “Basilicata in ginocchio”. Di seguito la nota integrale inviata da Marziolino Muscatiello, presidente associazione Azione Disabili e segretario DC sezione Alcide De Gasperi di Matera in cui rivolge anche
raccomandazioni pratiche per la gestione di diabete e Covid-19.
“La fase 2 ci sta facendo molto male, perchè la Regione e i Comuni ad agosto non hanno fatto prevenzione e ora siamo i primi in Italia ad avere una percentuale alta di contagiati, ma la cosa assurda che dall’ospedale di Matera chiamano i malati di diabete e dicono di non andare in ospedale e di stare attenti. Io esco pazzo, mi chiedo come si può ragionare cosi, perchè tutti se ne fregano della vita del popolo sovrano.
A tal proposito chiedo al Sindaco Domenico Bernardi un locale possibilmente a piano terra per realizzare un centro Diabete ed altro, con medici e persone esperte in materia diabetica ed altre patologie.
Coronavirus (SARS Cov-2) di certo ancora non batte in ritirata. I primi bilanci sono disastrosi per Matera e la Basilicata tutta e a tentare di scrivere le regole per la gestione del diabete nelle diverse categorie di pazienti. Le persone con diabete (e con obesità) sono state purtroppo tra le più colpite dalla pandemia, considerata anche la diffusione di queste condizioni tra la popolazione generale, e in particolare tra gli anziani. Si calcola che, nelle diverse parti del mondo, dal 20 al 50% dei pazienti con COVID-19 fossero persone con diabete, molti dei quali con una concomitante cardiopatia ischemica.
L’inizio della fase 2 e della maggiore circolazione di persone rappresenta sicuramente un momento in cui l’attenzione delle persone con diabete deve essere ancora maggiore e le regole di distanza sociale e protezione individuale devono essere rispettate ancora di più. Grande attenzione, inoltre deve essere posta anche al controllo del proprio quadro metabolico, consultando il proprio diabetologo, anche attraverso i sistemi di visite a distanza che molti centri di diabetologia stanno già applicando in tutta Italia”.
“In questi primi due mesi di emergenza da Covid-19 abbiamo acquisito via via nuove esperienze grazie alle quali abbiamo cercato di ottimizzare le modalità di approccio alla persona con diabete, sia nella prevenzione del contagio, sia nella gestione del diabete stesso in corso di infezione da coronavirus È molto importante disporre di raccomandazioni internazionali: ci consentono infatti di confrontare quanto appreso da noi sul campo nel nostro Paese con le esperienze di altri colleghi”.