Il Tar Basilicata ha accolto la richiesta di sospensiva contro l’ordinanza del governatore lucano Vito Bardi che aveva imposto la didattica a distanza per le scuole primarie e secondarie di primo grado. A questo punto Bardi deve emanare una nuova ordinanza che tenga conto di questa sentenza.
Il Tribunale amministrativo regionale per la Basilicata esaminerà il prossimo 2 dicembre, in camera di consiglio, a Potenza, il ricorso presentato da un gruppo di genitori contro l’ordinanza con la quale sono state chiuse le scuole in Basilicata a causa della nuova ondata dell’epidemia.
Lo si è appreso stamani a Matera, dove vivono molti dei genitori che hanno presentato il ricorso contro l’ordinanza
numero 44 del presidente della Regione Basilicata, emanata il 15 novembre scorso. Nelle motivazioni al provvedimento, il Tar ha
sottolineato che i ricorrenti non hanno dimostrato i requisiti di “estrema gravità e urgenza” per ottenere subito una decisione
ma ha riconosciuto che nell’ordinanza impugnata dai cittadini c’è una “compressione di altri valori”. Secondo il Tar per la Basilicata, infatti, l’ordinanza “incide indubbiamente in maniera diretta e significativa sul diritto allo studio”. A giudizio del Tar, che si pronuncerà quando l’ordinanza di Bardi avrà già smesso di emanare i suoi effetti, l’autorità amministrativa deve adottare “misure appropriate” al
“bilanciamento” tra gli interessi coinvolti, in primo luogo il diritto alla salute e il diritto allo studio, entrambi tutelati
dalla Costituzione.
Provvedimento TAR Basilicata per le scuole
I vantaggi di pochi prevalgono su quelli della comunità, come sempre.