La prima commissione consiliare permanente (affari istituzionali) della Regione Basilicata ha approvato all’unanimità lo Statuto della Fondazione Lucana Film Commission. E’ il primo atto formale verso l’istituzione dell’organismo atteso da almeno dieci anni e che potrebbe rappresentare un volano per l’avvio di una serie di produzioni cinematografiche sul territorio lucano ed in particolare nella città di Matera, da mezzo secolo meta preferita di registi e film makers provenienti da tutto il mondo. In realtà le professionalità per realizzare in loco produzioni cinematografiche non mancano: pensiamo ai talenti emergenti Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi che oggi si fanno apprezzare nel programma “Un due tre Stella” di Sabina Guzzanti in onda su La7, ai registi Vito Cea, protagonista al cinema con “Non me lo dire” il primo film dell’attore comico pugliese Uccio De Santis diffuso a livello nazionale, Geo Coretti ed Antonio Andrisani, impegnato anche in diverse produzioni come attore e protagonista nel fortunato cortometraggio “Stand by me” del regista bernaldese Giuseppe Marco Albano, in corsa per il David di Donatello 2011 e per i Nastri d’Argento 2012 e a tanti attori che si sono distinti a livello nazionale: Carlo De Ruggieri, Pascal Zullino, Antonio Fortunato, Nando Irene, tutti materani.
I soci fondatori della Fondazione Lucana Film Commission sono la Regione Basilicata e le Province e i Comuni di Matera e Potenza. Tutti gli enti dovranno garantire un contributo iniziale per la costituzione del patrimonio: 50 mila euro arriveranno dalla Regione, 15 mila da dalle Province e 10 mila dai Comuni. Matera ospiterà la sede legale e operativa dell’organismo. Il presidente sarà nominato dal Consiglio generale. Il direttore sarà nominato mediante procedura ad evidenza pubblica e sarà scelta tra persone di documentata esperienza. L’auspicio è che tutte queste operazioni burocratiche possano avvenire in tempi rapidi per favorire lo sviluppo dell’industria cinematografica anche nella regione Basilicata. Basilicata coast to coast deve rappresentare un punto di partenza e non c’è più tempo da perdere. L’effetto Mel Gibson di dieci anni fa è ormai svanito ma in un periodo di crisi la risorsa cinematografica può diventare un’opportunità di lavoro per centinaia di persone, dai professionisti alle maestranze, con evidenti benefici per il settore turistico, considerato l’unico in grado di poter garantire quella ripresa economica in un territorio che sconta in modo particolare la crisi che ha colpito il nostro Paese, con la perdita di migliaia di posti di lavoro, sopratutto nel settore del mobile imbottito.
Michele Capolupo
Ma perchè si perde troppo tempo nel fare delle cose positive e si è velocissimi a costruire balle megagalattiche?
Mi sa che il Marchese De Sade (padre del masochismo) è lucano…
U’ UNA CHIMERA COME TANTE ALTRE….SARA’ UNA FONDAZIONE CON SCOPI POLITICI E DARANNO SOLDI SOLO A CHI DICONO LORO…PER SOLDI INTENDO POCHE RISORSE CHE NON SERVONO A UNA MINKIA DI NIENTE PER CHI VUOLE PRODURRE UN FILM….