Francesco Nigro presidente del Comitato civico per Gorgoglione ha inviato una lettera a Total E&P Italia e per conoscenza al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in cui chiede se la società è a conoscenza di un brevetto del Politecnico di Miilano datato ottobre 2015 per limitare le emissioni in ambiente e se lo sta adoperando nell’impianto di Tempa Rossa. Di seguito la nota integrale.
Chi scrive, come una lettera a Babbo Total, esattamente a un mese dal Santo Natale 2020, è Francesco Nigro: Presidente nato a Gorgoglione del Comitato Civico costituitosi nel 1999 in Salvaguardia della Memoria Storico-Culturale del luogo, cui ha dovuto affiancare poi quella Ambientale con l’avvento del costruendo centro oli Tempa Rossa.
Contro questo ennesimo scempio territoriale, consapevoli dell’esperienza negativa in Val d’Agri, abbiamo tentato di sensibilizzare fin dal principio le popolazioni sui rischi a cui andavano incontro…
Dopo aver registrato molti incidenti di eventi in torcia, fumate, e puzze di uova marce denunciate da vari Sindaci durante le prove di esercizio che termineranno a metà dicembre con l’entrata a pieno della produzione; consci delle gravi preoccupazioni univoche per il surriscaldamento del Pianeta, conseguente buco dell’ozono ed emissioni in ambiente di svariate sostanze inquinanti… siamo rimasti basiti nel conoscere l’esistenza di un brevetto del Politecnico di Milano, datato 21/10/2015, studio che sfruttando una reazione di ossido riduzione, abolirebbe prodotti nocivi di scarto, altrimenti liberati in atmosfera, producendo altra energia. Soluzione, questa, che non sappiamo se utilizzata o meno nella costruzione del centro di prima depurazione del petrolio convogliato a Tempa Rossa dai sei pozzi della Concessione Gorgoglione.
In fase di realizzazione, questo impianto è stato lodato da iniziative quali: “Total il futuro scende in campo”, opuscoli propagandistici del tipo: “Venti domande Total risponde” divulgati alle famiglie con lettere caldeggianti dai relativi Sindaci di Corleto, Guardia Perticara e Gorgoglione e in più fasi da: “Porte aperte a Tempa Rossa”, iniziativa che invitava a visitare un “monstrum” di avanguardia tecnologica. In un dì di quest’ultima, le avveniristiche soluzioni declamate dai tre oratori non ci furono consentite registrare in audio a noi esponenti del Comitato.
Dubbiosi, il 18 novembre 2020 abbiamo legittimamente chiesto se Tempa Rossa ha potuto godere o meno del brevetto polimi… Oppure è stato molto più semplicemente e conveniente adoperare la torre in torcia come vera e propria discarica in atmosfera di tutti quei veleni che desertificheranno la sparuta popolazione che ancora abita la Lucania con pecore e annesso territorio
Sappiamo dell’esistenza di una formula : R = D x f e cioè: Rischio uguale Danno per frequenza…
Alla luce di quanto accaduto ancora il 3-4-5 e poi il 12 e 16 c. m. … Siamo fortemente preoccupati!!!
Ancor più turbati lo siamo stati, dopo aver trasmesso mail PEC a 15 Enti Basilicata in poche ore, nel non aver potuto ascrivere con esito positivo i contatti delle direzioni Total e informare allo stesso modo in tempo reale la compagnia capofila della Concessione… Da Zona PIP di Guardia il centralino ci parla in inglese e l’unica volta possibile in italiano, non ci hanno fatto contattare da un ingegnere addetto alla sicurezza come promesso. Dalla Direzione di Milano, in italiano, hanno preso tempo ecc. Seccati di non poter scrivere a responsabili di una holding ospite in casa nostra, ci vediamo costretti a inviare raccomandate AR (con 12 allegati, compreso l’opuscolo “colonia basilicata”numerati) che impiegheranno più tempo di quello a disposizione.
In attesa di utili e solerte risposte che si tradurranno in fatti concreti per il futuro delle nuove generazioni… porgiamo distinti saluti.