USB interviene sulla vicenda che riguarda i lavoratori forestali per il mancato riconoscimento della stagionalità e quindi della mancanza del diritto al bonus Ristori. Di seguito la nota integrale.
Venditori di fumo.
Stanno arrivando messaggi dai Sindacati confederali di categoria sulla possibilità di accedere alle indennità previste dal decreto Ristori da parte degli operai della platea di forestazione regionale, la Flai CGIL si spinge a parlare di indennità prevista per i lavoratori agricoli a tempo determinato.
In effetti la circolare 137 dell’INPS del 26 novembre chiarisce quanto contenuto nei commi 1,2,3,5 e 6 dell’articolo 15 del decreto legge 137/ 2020.
La possibilità di accedere alla indennità per i lavoratori stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali è previsto dal comma 3 lettera a) del suddetto articolo 15.
Si parla quindi di lavoratori stagionali il cui status risulti dalla comunicazione unilaterale inviata dal datore di lavoro al momento dell’assunzione.
Allo stato probabilmente solo i lavoratori provenienti dal progetto ex vie blu sono stati inquadrati come stagionali e potrebbero rientrare nei beneficiari dell’indennità.
È per lo meno strano che i sindacalisti che hanno a spada tratta sostenuto che questi lavoratori non potessero essere considerati stagionali, oggi nel consumato gioco di attirare nelle loro sedi nuovi adepti all’iscrizione e alla gestione delle domande di Disoccupazione Agricola, stiano bypassando sulla possibilità concreta di aver diritto alla suddetta indennità e anzi lo danno quale diritto acquisito.
Come USB abbiamo sostenuto e lottato per difendere il loro diritto alla stagionalità e alla conservazione delle condizioni di miglior favore. Tanti lavoratori seguendo le nostre indicazioni hanno inviato al consorzio la richiesta di essere assunti come stagionali e dal sindacato è stato richiesto un parere all’ufficio ispettivo territoriale.
Intanto è partita oggi una specifica richiesta al Presidente Bardi e all’assessore Fanelli di intervenire per una variazione della comunicazione di assunzione al collocamento da parte del consorzio sia partendo dalla stessa definizione contrattuale che riconosce l’apposizione del termine perché si tratta di lavori stagionali, sia per il possesso di tale riconoscimento sino e oltre l’affidamento del servizio al Consorzio di bonifica, sia, in ultimo, per la stessa costituzione della platea unica da cui sono esigibili tutte le mansioni per livello per tutte le lavorazioni facenti parte del piano di forestazione regionale e in particolare quelle rientranti nell’elenco di cui al punto 13 del DPR n. 1525/1963.
Questo è l’unico modo per accedere al riconoscimento dell’indennità non essendoci al momento alcuna modifica della norma o interpretazione relativa al riconoscimento del beneficio ai lavoratori a tempo determinato in agricoltura.
Invitiamo comunque i lavoratori a fare domanda e contemporaneamente a denunciare al collocamento e all’ispettorato del lavoro” l’ erronea” comunicazione della mancata stagionalità.
Un motivo in più per battersi, per non fare annullare i diritti acquisiti e per rivendicare una gestione trasparente, regole certe e condivise, la fine del clientelismo e degli accordi di scambio.