Eurodeputati Pedicini, D’Amato, Corrao ed Evi (M5s): “Il Mes riformato peggiora il Mes e aiuta le banche straniere a spese degli italiani”. Di seguito la nota integrale.
Quanto dichiarato dal ministro dell’economia Roberto Gualtieri e dal reggente capo politico del M5S Vito Crimi, rispetto alla riforma del Mes di cui oggi si è tornato a discutere all’Eurogruppo, non risponde né a quanto riportato durante l’audizione di oggi, ne a quanto approvato dagli esponenti del M5S in sede parlamentare con due diverse risoluzioni. La riforma del Mes a cui oggi il Governo italiano vuole dare il proprio placet, è anche peggio del Mes in sé.
A febbraio il premier Giuseppe Conte aveva ottenuto un rinvio della firma, subordinandola al rafforzamento dell’Unione bancaria che presuppone la definizione del sistema europeo di assicurazione dei depositi (Edis).
Al di là della discutibilità di questo approccio, c’è da segnalare che né l’unione bancaria né il sistema Edis hanno fatto passi in avanti in questi mesi a causa della crisi sanitaria. Quando il reggente capo politico del M5S, Vito Crimi, e il ministro all’economia Roberto Gualteri, tentano di spiegarci che approvare la riforma del Mes è cosa diversa dall’accesso al Mes, dimenticano di spiegare che anche solo l’approvazione della riforma del MES, arreca un danno ai cittadini italiani. Tra le varie storture introdotte dalla riforma, infatti, c’è l’estensione dell’utilizzo del Fondo Salva Stati anche al salvataggio delle grandi banche in crisi (specialmente francesi e tedesche).
In questo periodo di acuta crisi economica tutte le risorse, specialmente quelle provenienti anche dai contribuiti dei cittadini italiani, dovrebbero essere impiegate per soccorrere l’economia reale e le famiglie in difficoltà, non per sovvenzionare un fondo pronto ad intervenire in aiuto alle banche straniere.
Per il governo questo non conta e inspiegabilmente torna a difendere una riforma inaccettabile per i cittadini e in contraddizione con quanto espresso nelle risoluzioni approvate dal Parlamento.
Ricordiamo, al reggente Capo Politico, inoltre, che il Movimento 5 Stelle ha ricevuto dai cittadini il mandato di smantellare il MES e non quello di riformarlo, tantomeno in peggio.