Il numero di precari che stanno prestando il loro servizio in questa difficile pandemia è cresciuto notevolmente. Il Sistema Sanitario Nazionale, così come quello regionale, oggi può contare sulla professionalità di medici, infermieri e OSS, Ostetriche e tecnici, ai quali però va data una prospettiva di stabilizzazione, attraverso i concorsi. Da tempo stiamo incalzando le istituzioni, a più livello, a mettere in campo una nuova stagione concorsuale per queste categorie professionali, ma è evidente che lo stesso istituto vada riformato, adeguando le procedure ai tempi moderni con processi di selezione più snelli e veloci, improntati sulla massima trasparenza.
Già a febbraio avevamochiesto che la Regione, con un proprio atto deliberativo, adottasse un nuovo modello di concorsi pubblici, ovvero conprocedure uniche centralizzate, concorso unicoregionale, con una sola commissione selettiva e con graduatorie lunghe e valide per tutte le Aziende Sanitarie allequali le stesse possono attingere in base alle varie esigenze. In questo modo, peraltro, si riducono le procedure, uniformando così le modalità di selezione con una conseguente riduzione del numero dei ricorsi.
Ci auguriamo chesi aprano finalmente anche i concorsi in sanità costituendo così nuove graduatorie perché quelle poche rimaste si stanno esaurendo e il rischio che si corre è di rimanere senza personale stabile e con tanti precari, mettendo così a repentaglio i servizi per i cittadini.
Dic 01