“La scoperta dell’acqua calda. Questa è l’impressione che si ha leggendo i giornali oggi. Apprendiamo così che la Ministra Bellanova, e altri rappresentanti del governo e parlamentari, chiedono ‘collegialità’ e coinvolgimento del Parlamento nella gestione del Recovery Fund. Una buona notizia, forse un po’ tardiva. Oggi che taluni si sentono esclusi dal ‘grande Gioco’ della spartizione dei fondi UE – tramite cabine di regia, task force, super manager e altre cricche di vario ordine e grado – levano indignati cori di protesta. Peccato che quando in Commissione Agricoltura Senato abbiamo sollecitato vivamente una maggiore partecipazione del Parlamento quantomeno per la parte agricola del Piano, la risposta della Ministra in audizione sia stata formale e generica. Ho poi anche presentato un’interrogazione su questo tema, mettendo in risalto il fatto che, mentre si vuol far credere che il processo sia tutto in divenire, la realtà è che esistono già centinaia di progetti fatti e finiti. Al di là del settore agricolo, su cui pure ho sempre gli occhi ben aperti, è doveroso che il governo chiarisca come intende procedere. Non vorrei che dietro l’alibi dell’efficienza e della velocità ci sia solo la volontà di favorire il Nord”.
Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, segretario della IX Commissione Agricoltura del Senato, commentando le notizie di stampa sul dibattito in corso in merito alla modalità di gestione del Recovery Fund.