Il Segretario Uil Fpl Matera, Franco Coppola, in una nota invita tutti gli attori impegnati per la difesa dell’ospedale di Matera a non strumentalizzare la vicenda ma di concentrarsi sulla risoluzione delle criticità segnalate. Di seguito la nota integrale.
Nell’affrontare le questioni legate alla pandemia e più in generale a quelle del sistema sanitario Regionale, con connesse diatribe Potenza e Matera, abbiamo avuto un periodo di impantanamento dove i populisti per predisposizione sono riusciti a guadagnare una visibilità inusitata e forme di strumentalizzazioni deprecabili, paventando chiusure a ogni piè sospinto di reparti dell’Ospedale di Matera e con tracce evidenti finanche nelle ultime elezioni amministrative tenutesi nella Città di Matera.
Finalmente, a proposito, cominciano ad arrivare dei segnali positivi e concreti che riguardano in primis l’incontro tra CGIL,CISL e UIL con i rappresentanti del governo Regionale e la raggiunta condivisione sulla necessità di aprire un tavolo permanente di confronto sulla sanità, dove finalmente il merito può e deve diventare elemento prioritario.
Positiva altresì la posizione assunta dai sindaci dei Comuni del Materano, che finalmente all’unisono fanno sentire la propria voce, chiedendo il rispetto delle loro prerogative circa la programmazione, monitoraggio e controllo delle strategie sanitarie sul territorio Materano.
Insomma, finalmente si prende consapevolezza della straordinaria importanza del servizio sanitario e che i problemi annessi non si risolvono con le filiere politiche, tantomeno con hashtag, slogan vari e pantomime di ogni tipo.
L’obiettivo deve consistere nell’uniformare la quantità/qualità dei servizi su tutto il territorio regionale senza tentativi di prevaricazione di un territorio rispetto ad un altro.
L’oggettivo depotenzianamento attuale della sanità Materana è figlia di responsabilità molto diffuse: In parte del DM 70, in parte dei tagli che tutto il settore ha dovuto subire e la parte forse più importante, per una gestione almeno negli ultimi dieci anni, che non ha certamente brillato per capacità strategiche di ordine sanitario, essendosi limitata ad una gestione essenzialmente amm.va/contabile. Sono questi gli elementi che hanno generato le gravi insufficienze del sistema ospedaliero e territoriale Materano.
Adesso tutti insieme dobbiamo chiedere al Governo la rivisitazione del DM/70,attraverso regole più flessibili ed adattabili alle specificità territoriali.
Quindi, per quanto ci riguarda, andare oltre la legge 2 del 2017, attraverso una riforma vera ed un conseguente piano sanitario, che tenga conto della domanda di salute che tutto il territorio regionale esprime, rafforzando così il sistema ,come da reiterate proposte di CGIL,CISL e UIL.
Uno dei punti cardini, così come la pandemia ci ha dimostrato, è il rafforzamento del territorio, partendo, ad esempio, anche da un nuovo ruolo dei Medici di base capace di assicurare servizi multidisciplinari e costituire così una prima importante piattaforma sul territorio tesa ad evitare ricoveri impropri ed intasamenti dei pronto soccorso.
Questo necessariamente senza irresponsabili competizioni trà province e ancora peggio all’interno delle stesse .
La posta in gioco è troppo importante per tutti per continuare a scadere in forme strumentali che deprimono il senso della politica e non solo.