Il presidente del Potenza Salvatore Caiata racconta il turbolento dopo-partita vissuto in prima persona al termine del match perso al Viviani per 3-2 contro la Viterbese: “Quello che è successo in campo è una vergogna, mi assumo la responsabilità di quello che sta accadendo. Oggi vincono tutti quelli che volevano distruggere, non esiste essere aggrediti dopo quello che abbiamo fatto e la serietà che abbiamo sempre messo. Chiunque può venire a prendere il mio posto, metto la società a disposizione, venite a prenderla. Mi hanno dato del buffone e dell’esibizionista, aggredito la mia macchina. La mia esperienza finisce qua”.
Secondo quanto si è appreso Caiata aveva lasciato lo stadio visibilmente amareggiato senza rilasciare dichiarazioni alla stampa ma nei pressi dello stadio Viviani alcuni tifosi pronti a contestare la squadra lo hanno insultato. A quel punto Caiata ha pensato di entrare nella sua auto mentre qualcuno provava ad avventarsi sulla sua macchina e su un’altra parcheggiata vicina. L’intervento immediato della Polizia ha evitato l’aggressione e a quel punto Caiata ha deciso di rientrare nello stadio per comunicare la sua decisione. La crisi societaria del Potenza è ufficialmente aperta.
Michele Capolupo
Riportiamo di seguito la dichiarazione del Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli sull’aggressione a Salvatore Caiata, Presidente del Potenza: “Bisogna smettere di pensare che sia tollerabile un gesto di violenza. Ancora una volta devo rimarcare un fatto del genere. Sono vicino a Salvatore Caiata. Non ci sarebbe calcio senza di lui a Potenza e non ci sarebbe stato ai livelli alti di questi anni. Che altro si vuole da lui? E, in ogni caso, chi commette atti di violenza è un delinquente, senza se e senza ma”.
Nella foto di Michele Salvatore il patron del Potenza Calcio, Salvatore Caiata