La seconda commissione consiliare, presieduta da Luca Braia (Iv), riunita nell’aula Dinardo ha approvato a maggioranza, con l’astensione di Italia Viva e M5s due disegni di legge: il primo di “Ratifica delle variazioni di bilancio adottate dalla Giunta Regionale con la nona variazione al bilancio di previsione 2020/2022 e il secondo “Decima variazione al bilancio di previsione 2020/2022”.
Sui provvedimenti sono stati auditi il Dirigente generale del Dipartimento programmazione e bilancio, Domenico Tripaldi e il funzionario Alessandra Campa.
“Si tratta – ha detto Tripaldi – di due variazioni già contemplate nell’assestamento di bilancio di fine novembre ma che devono essere ratificate entro il 31 dicembre 2020. I disegni di legge riguardano alcune deliberazioni di Giunta adottate in via d’urgenza da alcuni dipartimenti regionali e assunte anche al fine di intervenire tempestivamente e non aggravare la già difficile situazione sanitaria e socio economica conseguente la diffusione sul territorio regionale del covid.
Tra gli interventi quello nel settore del trasporto pubblico locale, per la proroga del contratto relativo alla gestione dell’Archivio documentale regionale, per l’avvio di bandi legati alla zoo-sanità ed ai fondi PO FESR 2014-2020, per la ripartizione delle risorse del Programma Operativo Val d’Agri, già programmate, per consentire l’approvazione di un avviso per la fuoriuscita di un gruppo di lavoratori socialmente utili, per chiudere due situazioni pregresse che afferiscono ad un impegno verso l’Avis e verso l’Università di Foggia, per la Tarsu a seguito di un bando per consentire il rimborso ai comuni delle attività produttive che non hanno potuto corrispondere le tariffe per i rifiuti solidi urbani, l’integrazione per i fondi per le progettazioni degli Enti locali.
Si tratta comunque di tutte variazioni compensative, già utilizzate per realizzare i programmi. Queste variazioni sono state tutte recepite nel ddl di variazione di bilancio del 30 novembre”.
La commissione ha quindi approvato a maggioranza, con l’astensione di Braia, il Piano regionale per il diritto allo studio – a.s. 2019-2020.
Il piano riguarda il finanziamento di alcune azioni relative al trasporto scolastico, alla mensa, ai centri rurali di raccolta, ai collegi scuola, ai convitti e a situazioni eccezionali delle amministrazioni comunali o situazioni straordinarie degli istituti, per le quali si devono candidare i Comuni per un totale di un milione e 786.000 euro.
“In osservanza ai dettato dell’articolo 34 della Costituzione (l’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi) – si legge nella relazione – la legge regionale n. 21/1979 promuove interventi finalizzati a rendere effettivo il diritto allo studio, rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e socio-culturale che limitano la frequenza e l’assolvimento dell’obbligo scolastico e concorrendo all’elevamento dei livelli di scolarità nella prospettiva dell’educazione permanente e continua. Il dlgs. 112/1998, relativo al conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, attribuisce alle Regioni ed agli Enti locali funzioni relative all’istruzione. Sono a carico dei Comuni gli interventi di assistenza scolastica ed in particolare: servizi di mensa, servizi di trasporto, servizi per la convittualità degli studenti, Centri rurali di raccolta. La Regione contribuisce al cofinanziamento delle spese sostenute dai comuni, nell’esercizio delle loro funzioni, con l’obiettivo di garantire a tutti i destinatari pari opportunità nell’accesso ai servizi per il diritto allo studio. I contributi regionali sono riservati al finanziamento degli oneri relativi alle funzioni richiamate dal dlgs 112/1998 con esclusione degli altri interventi comunali diretti al sostegno del reddito delle famiglie in difficoltà economiche. Il Piano del diritto allo studio fissa i criteri per l’assegnazione di tali contributi.
Per quanto riguarda il servizio di mensa e trasporto scolastico ai Comuni sedi di scuole paritarie dell’infanzia, viene assegnato un contributo di euro 0,80 ad allievo per 140 giorni di servizio. Il fondo al netto del contributo per le paritarie, sarà ripartito nel modo seguente: Il 30 per cento in proporzione diretta rispetto alla popolazione scolastica (3/19 anni) residente nel Comune; il 15 per cento del fondo per i Comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti; 30 per cento del fondo assegnato ai Comuni che hanno attivato le fasce di reddito in proporzione diretta alle spese sostenute al netto della contribuzione delle famiglie per la gestione della mensa per l’anno scolastico 2019/2020; 25 per cento del fondo assegnato ai Comuni in proporzione diretta alle spese di trasporto per l’anno scolastico 2019/2020”.
Successivamente, al punto all’ordine del giorno relativo alla proposta di legge sul “Garante regionale dei diritti della persona”, d’iniziativa del consigliere Zullino, il consigliere Baldassarre ha chiesto la verifica del numero legale ed il presidente, avendone constatato la mancanza (erano presenti solo Sileo, Braia e Baldassarre) ha dichiarato sciolta la seduta della commissione.
Hanno partecipato ai lavori della seconda commissione, oltre al presidente Braia, i consiglieri Carlucci (M5s), Acito e Bellettieri (FI), Sileo (Lega), Quarto (Bp) e Baldassarre (idea).