Corte dei Conti, Nino Sangerardi: “Report sul bilancio dell’Istituto superiore sanità”. Di seguito la nota integrale.
“Alla luce delle risultanze dell’esercizio anno 2018 si raccomanda all’Ente l’adozione di politiche gestionali di rigore rivolte al miglioramento complessivo della situazione finanziaria. Si invita l’Istituto a procedere al costante monitoraggio della partecipazione in Cnccs scarl(collezione nazionale di composti chimici e centro screening) trattandosi di società partecipata in cui il numero dei dipendenti è inferiore rispetto agli amministratori. Ai fini di una completa attuazione del Piano integrato dei conti appare opportuno che l’Istituto attui il passaggio completo della rappresentazione del bilancio alle disposizioni del decreto legislativo n.91/2011 e si doti di uno specifico regolamento di contabilità”.
Parole scritte dai Magistrati contabili—presidente Angelo Buscema,relatore consigliere Alberto Rigoni—nel referto sul bilancio economico dell’Istituto superiore sanità(ISS).Quest’ultimo nasce nel 1934 con denominazione Istituto di sanità pubblica e compiti di ricerca e formazione,assume il nominativo contemporaneo durante il 1941 sotto la vigilanza del Ministero della Salute,lo statuto ratificato definitivamente dal Commissario il giorno 5 agosto 2014.
Nell’ambito dell’emergenza sanitaria imposta dal Covid 19 nei primi mesi del 2020 l’Istituto superiore sanità esplica il ruolo primario di sorvegliante dei dati epidemiologici forniti dalle Regioni e Province autonome e la mappatura della diffusione della pandemia sul territorio italiano. Per far fronte a tale esigenza il Governo nazionale ha previsto un finanziamento straordinario in favore dell’Istituto di 4 milioni di euro per ciascun anno 2020,2021 e 2022 oltre l’ingaggio di cinquanta unità a tempo determinato.
I trasferimenti statali in capo a ISS ammontano a 139,6 milioni di euro nel 2017 e 147,7 milioni per il 2018 comprensivi delle spese di funzionamento nella misura di 108 milioni.
La voce principale degli importi correnti è formata dagli impegni “oneri per il personale” che nel 2017 si sostanzia in 115,5 milioni di euro passando nel 2018 a 121,5 milioni.
Nell’anno finanziario esaminato l’avanzo di amministrazione ha un decremento del 2% portandosi a 71 milioni di euro rispetto ai 72 dell’anno passato ed è vincolato per la somma di 24,3 milioni.
Il Collegio dei revisori(verbale n.280) tenendo conto del riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31.12.2017 ha richiesto una valutazione sul grado di esigibilità dei residui attivi e dell’opportunità di rinuncia ai crediti di minore entità considerata l’antieconomicità del recupero.
“ Sul punto—scrive la Corte—si invita l’Istituto a valutare con particolare rigore la sussistenza dei presupposti per la rinuncia ai predetti crediti al fine di evitare conseguenze dannose”.
Sotto il profilo economico il 2018 chiude con un utile di un milione di euro : 2 milioni nel 2017.
Il consiglio di amministrazione consta di 5 membri,il comitato scientifico di presidente e dieci esperti,tre i componenti del Collegio dei revisori.
Per quanto riguarda gli emolumenti annuali lordi si ha quanto segue : 130 mila al presidente del consiglio di amministrazione e 79.329 euro per i consiglieri,16 mila euro per il presidente Collegio dei revisori e 26.700 euro ai restanti facenti parte,quarantamila euro la cifra che spetta al Comitato scientifico corrisposta anche a seguito della rinuncia al compenso praticata da alcuni consulenti.
Le unità lavorative dell’Istituto raggiungono il numero di 1975 tra dirigenti di ricerca,dirigente tecnologico,funzionario di amministrazione,tecnologi,collaboratori tecnici,operatore tecnico,collaboratore di amministrazione. La spesa per il personale stabilizzato,anno 2018, è pari a 21.280.985 euro comprensiva degli oneri a carico dell’Amministrazione. Il costo complessivo dei dipendenti(retribuzioni,oneri sociali, missioni,trattamento fine rapporto) aumenta del 2% : da 117,4 milioni euro nel 2017 a 119,6 milioni nel 2018. In particolare l’importo per il salario delle maestranze a tempo indeterminato(salari e stipendi) registra un aumento nel 2018 del 19,3% : da 67 milioni di euro a 80,7 milioni.
Anche nel 2018 su specifica richiesta del Ministero della Salute e delle Regione l’Istituto superiore sanità ha svolto controlli su farmaci,vaccini,prodotti destinati all’alimentazione,presìdi chimici e diagnostici nonché ricognizioni ispettive igienico-sanitarie,vigilanza in materia di attività trasfusionale e di produzione di plasma.
ISS ultimamente ha aderito a compagini come Fondazione per la ricerca in sanità,Multidisciplinary european low dose initiative association,Association advanced transnational reaserch infrastructure,Consorzio di ricerca e innovazione in oncologia e medica molecolare.
La relazione della Corte dei Conti è stata inviata ai presidenti di Senato e Camera.