Come annunciato nei giorni scorsi, si è tenuto questa mattina, il presidio con assemblea dei lavoratori della Giuzio, azienda operante per conto dell’Asi all’interno delle aree industriali della provincia di Potenza.
Presidio necessario, dato il disimpegno del commissario Francesco Pagano, davanti al pagamento delle due mensilità in arretrato e la tredicesima per i suddetti lavoratori.
Cosa dire di più rispetto a ciò che in queste settimane, mesi, anni abbiamo rappresentato sia ai tavoli istituzionali che a mezzo stampa. Il di più è rappresentato dall’amarezza nel leggere i comunicati del commissario, ove rappresenta e racconta delle propria gesta, le stesse gesta che ad oggi hanno portato solo e semplicemente rabbia e indignazione tra i lavoratori.
Apprendiamo che anche per il commissario Asi i lavoratori della Giuzio sono necessari, essenziali per poter far proseguire le attività industriali alle piccole, medie e grandi imprese della provincia di Potenza; beh già è un primo risultato perché fino a qualche ora fa la politica lucana si era espressa in maniera differente, sostenendo che tale vertenza fosse legata soltanto al rischio di impresa, e che gli stessi lavoratori fossero un di cui, ragguagliandoli forse a quei carrozzoni politici creati in precedenza e mantenuti in piedi anche da scelte inopportune e sbagliate.
Per questa mattina, dato il presidio, avevamo sensibilizzato, attraverso una nota stampa, i consiglieri regionali della Basilicata, affinché portassero almeno il proprio saluto ai lavoratori, ma abbiamo assistito alla loro assenza imbarazzante, visto che nessun consigliere regionale ha trovato il tempo per ascoltare le vicissitudini di questi lavoratori che ogni mese devono elemosinare una cosa per loro maledetta e dannata, ovvero lo stipendio. Manifestando siamo stati rispettosi di tutto, come sempre, delle regole anti Covid, del traffico e degli impegni degli altri cittadini e a tal proposito ringraziamo le forze dell’ordine, polizia, carabinieri e digos, della loro presenza; siamo stati ricevuti dal vice presidente del consiglio regionale della Basilicata vista l’assenza sia del presidente Bardi che dell’assessore Cupparo, che ringraziamo per il tempo dedicatoci. Auspichiamo dunque, alla sensibilità di tutti affinché si possa risolvere, pagando prima di tutto i lavoratori, la drammaticità di tale vertenza.
Oggi non sono arrivate risposte, per questo motivo domani il presidio dei lavoratori in assemblea, proseguirà, a partire dalla ore 10 in attesa dell’inizio dei lavori del consiglio regionale delle ore 15, e sin d’ora chiediamo, cosi come già annunciato all’assessore Fanelli, di poter prendere la parola durante la seduta per sensibilizzare tutti alle proprie responsabilità, al senso civico ed al rispetto nei confronti dei lavoratori, perché se da un lato si dichiara che gli stessi svolgono attività essenziali e necessarie per lo sviluppo della nostra regione, dall’altro sarebbe dunque doveroso, almeno pagare loro la retribuzione.
Dic 14