Il booster è stato l’anno di Matera capitale europea della cultura. Non solo visibilità nazionale e internazionale, turismo, indotto economico. Anche, e per fortuna, una spinta verso l’avvicinamento a standard di servizi, tutela ambientale, qualità di vita urbana e del territorio, economia verde e del riciclo, digitalizzazione, in linea con ciò che accade ogni giorno in grandi città italiane e internazionali. Il primo concreto passo di adeguamento verso questi obiettivi è avvenuto a Matera e nel territorio del sub-ambito 1, di Ferrandina, Irsina, Tricarico e Bernalda. Comuni dove, nei mesi scorsi, è stato adottato il nuovo modello di raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti, per un bacino complessivo di 90 mila abitanti.
Una modalità diffusasi con successo negli anni passati nel nord Italia. Progressivamente allargatasi a tutto il Paese, è indicata dalla UE quale modello efficace, replicabile, sostenibile, tracciabile, di gestione del ciclo dei rifiuti: dal conferimento allo smaltimento. Un sistema in grado di gestire il non più rinviabile passaggio della TARI da mera tassa a tariffa puntuale, secondo il principio PAYT (Payt As You Throw). Ovvero, “chi inquina paga”. Questi sono gli obiettivi e i risultati, concreti e dimostrati anche nel Sud Italia, di un avanzato sistema di raccolta rifiuti, quale quello appena avviato a Matera e nel suo territorio. Molteplici sono le criticità in fase di avvio di un sistema così complesso, che impatta in modo significativo sulle abitudini dei cittadini, ma le esperienze di comuni anche a ridosso del capoluogo lucano, fanno sperare nel raggiungimento di ottimi risultati anche nella città dei Sassi.
Per governare un processo di questo tipo, non si può prescindere dalla tecnologia e il cuore informatico a supporto delle aziende coinvolte, COSP e Progettambiente, è un prodotto del “genius loci”: il sistema cloud Innovambiente. Lo ha realizzato Innova, azienda high-tech nata nel 1989 a Matera, per creare software di focalizzazione di dati radar di tipo SAR, nell’ambito delle attività promosse dal Centro Geodesia Spaziale materano. Dopo 20 anni di lavoro con l’Agenzia Spaziale Italiana, con la holding Leonardo (ex-Finmeccanica) e l’altrettanto lunga partnership nel programma COSMO-SkyMed, Innova dal 2015 ha sviluppato e commercializzato sul mercato italiano, la suite informatica Innovambiente, dedicata alla gestione dei servizi di igiene urbana. Una piattaforma informatica oggi utilizzata in circa 170 comuni, di 13 differenti regioni italiane, al servizio di oltre 50 gestori ambientali, per un bacino di oltre 2 milioni di abitanti e che soddisfa ogni giorno tutti i bisogni, gestionali, amministrativi e di servizi h 24 di oltre 900 mila utenze TARI. Innovambiente è in grado di gestire la pianificazione e il monitoraggio dei servizi di raccolta nonché la loro tracciabilità mettendola a disposizione dell’ente di gestione e dell’amministrazione comunale.
“Matera e sub-ambito 1, si sono dotati di un sistema di raccolta differenziata porta a porta avanzato, che siamo certi, superata una fisiologica fase critica nelle prime battute, si dimostrerà efficace ed efficiente. Lo dimostra la sua diffusione sempre più ampia in Italia e negli ultimi anni anche nel Sud Italia. Anche nei nostri territori, infatti, vi sono eccellenze riconosciute non solo a livello nazionale ma anche europeo come il caso del comune pugliese di Bitetto, il quale anche grazie all’utilizzo di Innovambiente, è entrato a far parte del progetto comunitario “Rethink Waste” in cui si propongono alcune delle maggiori esperienze innovative e virtuose nel campo della gestione dei rifiuti urbani – spiega Andrea Di Pasquale, Ad Innova – il sistema è stato inserito nella guida IFEL sulla tariffazione puntuale pubblicato a fine 2019. Questi modelli di gestione hanno garantito, in tempi tempo relativamente brevi, in grandi realtà o ambiti territoriali in Puglia, Sicilia, Calabria, Lazio, solo per rimanere nell’area centrosud, percentuali di raccolta differenziata del 70 e 80%”.
Inoltre, nel caso di Matera, è stata attivata l’App IOdifferenzio#sub1. È in versione Android e iOS ed è a libera disposizione dei cittadini, scaricabile gratuitamente da Apple Store o Google Play. La nuova interfaccia nasce dalla scelta di collaborare insieme di tre aziende leader in Italia nella progettazione e gestione dei servizi ambientali e dell’innovazione tecnologica: Innova, Consea e Softline. L’App guida l’utente nella verifica del calendario di raccolta, nel consultare la guida ai conferimenti, nella verifica sulla destinazione di un imballaggio mediante lettura del barcode. Aiuta a scorrere il dizionario dei rifiuti, prenotare il ritiro di rifiuti speciali o ingombranti, inviare segnalazioni al gestore su disservizi. Aiuta a migliorare le performance di raccolta differenziata, ridurre la produzione dei rifiuti e veicolare tutte le informazioni necessarie per seguirla nel migliore dei modi.
“La raccolta differenziata e porta a porta funziona e pure bene, ovunque. Per funzionare, però, richiede l’impegno di tutti: amministrazione, gestori e utenti. È un salto di qualità che modifica comportamenti, abitudini, modelli di organizzazione del lavoro e della vita quotidiana, ma che non può essere eluso. Non servono fughe in avanti, prive di vera conoscenza dei sistemi di raccolta e della loro concreta applicabilità, orientate a presunte modalità di raccolta più avanzate, come l’utilizzo di isole ecologiche magari informatizzate, che non risolvono il problema di un periodo di avvio del servizio difficile e fisiologico – conclude Andrea Di Pasquale – nei territori in cui oggi sono applicati modelli diversi con raccolta di prossimità, c’è sempre alle spalle un periodo di training anche culturale che passa per il porta a porta. Siamo fiduciosi che le aziende coinvolte nel servizio possano davvero rendere un servizio di qualità anche in un periodo reso più complicato dall’emergenza sanitaria. Per questa ragione e anche perché troppo spesso gli operatori della raccolta lavorano con pochi riconoscimenti, pur svolgendo un servizio essenziale, visti i tempi anche delicato e rischioso, abbiamo deciso di compiere un piccolo gesto, che simbolicamente rivolgiamo a tutti i nostri clienti e ai loro dipendenti, donando alle due società di gestione della raccolta a Matera delle mascherine ffp2 da destinare ai propri addetti”.