Dato ancora l’elevato numero (135) di casi positivi attivi, attualmente presenti sull’applicativo Covid-19 istituito dalla Regione Basilicata, nonché la quantità considerevole dei casi (28) registrati nell’ultima settimana, la Sindaca di Venosa ritiene necessario un attento monitoraggio e una capillare ricostruzione dei contatti delle diverse catene afferenti alla mappa epidemiologica tutt’ora in corso da parte delle autorità competenti.
Inoltre, in merito alla specifica situazione del Comune di Venosa, a seguito delle valutazioni relative ai casi degli ultimi giorni, la Sindaca ha richiesto alla Regione e alla Direzione sanitaria l’attivazione delle seguenti attività.
Dopo la registrazione di due casi positivi, a pochi giorni di distanza, di due operatori, si ritiene assolutamente doveroso sottoporre a tampone periodico il personale addetto alle pulizie del presidio ospedaliero di Venosa, così come avviene per tutto il Personale del reparto Covid.
I casi positivi che interessano il presidio ospedaliero sono motivi di forte preoccupazione per i pazienti dializzati e le loro famiglie, perché alcuni infermieri effettuano servizio sia a Venosa esche al Crob. E, a tal proposito, l’assessore Leone, su proposta degli stessi pazienti, è stato invitato dalla Sindaca a partecipare ad una videoconferenza, ma ancora non è giunto alcun riscontro.
L’Amministrazione venosina considera inoltre doveroso effettuare monitoraggi periodici a personale e ospiti di strutture in cui vivono e vengono assistite persone fragili, le più a rischio, come anziani e cittadini con disabilità. È necessario altresì effettuare tamponi molecolari ai cittadini che rientrano per le festività natalizie.
Si è chiesto infine che, per il Comune di Venosa, l’ottima iniziativa “Scuole Sicure” della Regione Basilicata (che prevede uno screening rivolto a tutta la popolazione scolastica a partire dai Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti) venga messa in campo alla vigilia del rientro a Scuola, dopo le festività natalizie.
Tali azioni forse non saranno sufficienti, ma di certo alquanto utili, al fine di monitorare lo stato attuale e prevenire al massimo il rischio di una sempre più preoccupante terza ondata.
L’Amministrazione venosina non solo resta in attesa di riscontro, ma si rende disponibile a collaborare in qualsiasi modo la Regione ritenga più opportuno.
Dic 16