Nicola Pavese, presidente associazione “Matera Ferrovia Nazionale”: Il Recovery Fund deve ammodernare la regione e collegare con le FS Matera verso il Tirreno e l’Adriatico. Alla Basilicata servono infrastrutture utili per lo sviluppo”. Di seguito la nota integrale.
La modernizzazione della Basilicata passa attraverso gli investimenti nelle infrastrutture realmente utili, tra esse quelle ferroviarie e stradali rivestono grande importanza e sono al centro dell’attenzione dell’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”. L’obiettivo raggiungibile attraverso i fondi europei del Recovery Fund, gestiti dalla Regione Basilicata e dalle istituzioni locali (Provincia e Comuni di Matera e Ferrandina innanzitutto), è di rilanciare da una parte la tratta Taranto-Potenza-Salerno (con una riqualificazione e un potenziamento che abbasserà notevolmente i tempi di percorrenza verso Napoli-Roma) e dall’altra con la progettazione e la realizzazione della prosecuzione da Matera verso Gioia del Colle dei binari FS provenienti dalla valle del Basento. Una maniera, quest’ultima, per consentire la connessione all’Alta Velocità anche sulla tratta Bari-Taranto. Altre ipotesi sono, in alternativa a quest’ultima, inaccettabili perché significherebbe ancora una volta privare Matera dei necessari e attesi collegamenti per i passeggeri verso le principali stazioni della Puglia e, in particolare, per le merci con gli interporti adriatici e jonici. Infatti, solo con queste connessioni e il completamento della Ferrandina-Matera si consentirà alla città dei Sassi di uscire definitivamente dall’anacronistico isolamento e di avviarsi verso la rinascita del turismo, dell’economia e delle attività imprenditoriali puntando anche alle Zone economiche e speciali.
Oltretutto, in una Basilicata che attende cambiamenti significativi perché sta attraversando uno dei momenti più delicati della sua storia, aprire cantieri, creare lavoro e dare ossigeno alle imprese è l’occasione imperdibile per risollevare l’economia e creare fiducia nelle nuove generazioni. E tutto ciò alla luce dello spopolamento dei paesi, della crescente disoccupazione, della precarietà della viabilità interna e della qualità della vita evidenziati dai dati nazionali preoccupanti degli ultimi tempi.
Dalle notizie provenienti da una redazione giornalistica romana, al nostro sodalizio risulta che sono disponibili 1,477 mln di euro per la TA-PZ-SA, oltre a 365 mln sin dal 2016 per il completamento della ferrovia Ferrandina-Matera. Per quest’ultima tratta, secondo il sottosegretario Margiotta, a breve ci sarà la nomina di un commissario <<dopo che il progetto definitivo è già stato approvato a luglio scorso a Roma dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici; un passaggio importante per agire in deroga alla normale legislazione per gare d’appalto e accelerare le procedure per la realizzazione dell’opera>>. Opera con la quale Matera potrà connettersi alle FS ed essere servita dalle “Frecce” di Trenitalia per i collegamenti diretti (via A/V) con il Centro-Nord dell’Italia.
Intanto, nella stazione di Ferrandina-Scalo Matera si stanno completando i lavori per la riqualificazione dell’infrastruttura e la costruzione di un efficiente Terminal-bus e con il nuovo orario invernale, già in vigore, dallo scalo basentano si può raggiungere con il Frecciarossa direttamente anche Torino, passando per Roma-Firenze-Milano Centrale. Insomma c’è una comprensibile attesa per il rilancio delle nostre ferrovie, anche perché le comunità delle due province non possono caricarsi per i prossimi decenni dei debiti verso l’Europa senza avvalersi di essenziali e funzionali interventi pubblici. La Regione Basilicata, le istituzioni locali, le forze sociali e imprenditoriali devono operare in sinergia per realizzare quelle infrastrutture che servono realmente per il rilancio sociale, economico e industriale. Ancor più dopo la tragedia del Covid 19.