“Abbiamo tentato di creare una interlocuzione e di costruire un incontro tra sindacati e governo regionale e il tentativo è andato a male. Non ci rimaneva che chiedere con forza di portare la discussione in Consiglio, che rimane il luogo deputato al confronto dove ragionare sul provvedimento approvato a maggioranza relativo al futuro prossimo dei dipendenti Alsia, a partire dal primo gennaio dell’anno nuovo.
Abbiamo chiesto e ottenuto, come consiglieri di centro sinistra che si discuta il tema del passaggio dal ruolo regionale alla situazione pre-2015 per i dipendenti di Alsia, il 29 dicembre prossimo, in un Consiglio Regionale appositamente convocato.
E’ in quella sede che il Governo regionale deve spiegare a noi ma, soprattutto ai cittadini e alle cittadine lucane, specialmente ai diretti interessati, quali sono le motivazioni che hanno portato, ricordiamo per la precisione in una notte, alla decisione.
Cosa intende fare il presidente Bardi di Alsia? Quali garanzie sono date ai dipendenti che, è noto, non hanno gradito questo improvviso e repentino mutamento di gestione? Si deve ridare autonomia organizzativa all’Agenzia, quella autonomia a cui si approdò nel 2015 dopo una lunga concertazione.
Quale è, invece, il fondamento giuridico e quale sarà la copertura economica in bilancio, soprattutto quale senso ha questo salto indietro nel tempo, senza un confronto con le parti coinvolte, con i sindacati, con il Consiglio Regionale stesso, ancora una volta esautorato da una maggioranza che propone e approva norme dall’oggi al domani, senza una programmazione. È inaccettabile.
Ci avevano detto che c’era un accordo con i dipendenti e con i sindacati, invece sappiamo solo che non è realmente andata così. Addirittura l’incontro a cui avevamo chiamo chiesto anche di partecipare non è andato a buon fine e allora la discussione deve essere assolutamente fatta nei luoghi dove si prendono le decisioni.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo di Italia Viva.