Protezione boschi, Consigliere regionale Aliandro: “Ascoltate istanze degli agricoltori”. Di seguito la nota integrale.
“Esprimo grande soddisfazione per la proposta di legge approvata nella seduta consiliare di ieri: questa infatti modifica la legge regionale n. 13/2005 istituendo una disciplina parzialmente diversa per quanto riguarda le ipotesi di mancata precesa ad opera dei proprietari dei fondi”
Il consigliere Aliandro esordisce affermando: “Come sappiamo la Legge Regionale n. 13/2005 riguardante le ‘Norme per la protezione dei boschi dagli incedi’ sancisce un aspro regime sanzionatorio ai danni dei proprietari dei fondi che, entro 10 gg dalla fase della raccolta, non provvedano ad operare la precesa lungo il perimetro del fondo stesso. L’applicazione di questa previsione normativa ha portato, in questi anni, le autorità competenti, anche sulla base di ordinanze applicative e interpretative delle singole amministrazioni, ad irrogare pesanti sanzioni anche in caso di lievi ritardi nell’adempiere. Da qui, i malumori degli addetti alla categoria interessata e quindi la richiesta di intervenire allo scopo di mitigare la portata della normativa in vigore. Oggi possiamo dire che le istanze sollevate dagli agricoltori sono state finalmente ascoltate e si è provveduto in modo da andare incontro alle loro esigenze”.
Aliandro prosegue dicendo:“Grazie alla proposta di legge a mia firma, prima discussa e condivisa da tutti i componenti in seno alla terza Commissione consiliare, si prevede una disciplina diversa: qualora non venga effettuata la precesa, il proprietario del fondo riceverà un mero ammonimento dalle autorità preposte al controllo; soltanto qualora dovesse ricevere tre ammonimenti relativi a ciascun anno di raccolta, allora gli sarà irrogata la sanzione pecuniaria prevista. Ovviamente il proprietario del fondo può ricevere un solo ammonimento all’anno in relazione alla mancata precesa del fondo medesimo”.
Aliandro, infine, conclude:“Questa modifica al previgente sistema normativo e sanzionatorio, vuole essere una dimostrazione di vicinanza e attenzione nei confronti degli agricoltori, la cui attività è linfa vitale per la nostra Regione. Resta fermo il dovere di effettuare le operazioni di precesa, ma al tempo stesso si evita di vessare in maniera spropositata e avventata questa categoria di lavoratori”.