A partire dal 24 dicembre 2020 tutta l’Italia sarà in zona rossa e ci rimarrà fino al 27 dicembre 2020. Dopo lo stop agli spostamenti tra le regioni scattato ieri, il piano del governo per il Natale 2020 prevede altri due giorni di ‘libertà condizionata’ in zona gialla prima che scattino le restrizioni e per muoversi sarà necessaria l’autocertificazione e un valido motivo. Dal 27 al 30 dicembre 2020 sarà la volta della zona arancione, poi si tornerà in rosso fino al 3 gennaio 2021; il 4 gennaio 2021 ancora arancione e poi rosso il 5 e il 6 gennaio 2021. Cosa comporta tutto questo nella vita dei cittadini? Ecco un piccolo ripasso delle regole anche dopo le risposte alle domande frequenti pubblicate ieri da Palazzo Chigi.
Dal 24 dicembre in Italia saranno in vigore le regole della zona rossa:
gli spostamenti sono consentiti solo per ragioni lavoro, salute, necessità e tra questi rientra l’assistenza ad una persona non autosufficiente; si potrà rientrare nella propria residenza, nel domicilio o nell’abitazione in cui ci si ritrova abitualmente con il partner e anche nelle seconde case (si veda il punto alla fine dell’articolo); si potrà andare a fare la spesa e a messa oltre che in farmacia e dal tabaccaio;
ci si potrà recare a casa di altre persone (in due, ma nel totale non sono contati gli under 14);
bar e ristoranti chiudono dalla vigilia di Natale per riaprire il 7 gennaio; è consentito solo il servizio a domicilio o l’asporto. Restano aperti gli autogrill lungo le autostrade e i bar in stazioni e aeroporti;
i negozi aperti sono: supermercati, alimentari, parrucchieri, barbieri, tabaccai, farmacie, parafarmacie, librerie, edicole, fiorari, negozi di giocattoli e abbigliamento sportivo, tabacchi e ferramenta, lavanderie e negozi per animali.
Dal 24 l’Italia sarà quindi tutta in zona rossa: saranno chiusi bar, ristoranti e negozi – ad eccezione di supermercati e generi alimentari, farmacie e parafarmacie, edicole, tabacchi e librerie – si potrà uscire per fare una passeggiata vicino casa con la mascherina e fare attività sportiva da soli, sarà necessaria l’autocertificazione per gli unici spostamenti consentiti, vale a dire quelli per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità o per tornare alla propria residenza o domicilio. Il governo ha però introdotto una serie di deroghe con il decreto legge 18 dicembre:
Durante i giorni compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 è altresì consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata nella medesima regione, una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05,00 e le ore 22,00, e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Questo vuol dire che nel giorno di Natale, alla vigilia, a Capodanno e in tutti gli altri giorni è possibile invitare in casa non più di due persone, familiari o amici, a cui possono aggiungersi i loro figli sotto i 14 anni o persone disabili. Oppure, muovendosi sempre in due (più i bambini) si può andare a casa di un altro nucleo familiare. In tutti questi casi per muoversi sarà comunque necessaria l’autocertificazione. Nell’autocertificazione il firmatario deve dichiarare che il proprio spostamento è determinato da:
esigenze di lavoro;
motivi di salute;
altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio;
Sarà inoltre necessario indicare nel modulo di autocertificazione: il proprio abituale domicilio, un contatto telefonico valido, di non essere sottoposti alla misura della quarantena ovvero di non essere risultato positivo al Covid-19 (fatti salvi gli spostamenti disposti dalle Autorità sanitarie), di essere “consapevole delle conseguenze penali previste in caso di dichiarazioni mendaci a pubblico ufficiale” regolate dall’articolo 495 del Codice di procedura penale. Cosa rischia chi non è in regola? In primo luogo una multa da 400 a 1000 euro, come previsto dal decreto. Quando ci si sposta da un’abitazione privata all’altra, essendo questa una deroga presente nelle norme, andrà motivata come uno degli “altri motivi ammessi dalle vigenti normative” in attesa che il Viminale predisponga un altro modulo autocertificazione.
Sono arrivati anche due chiarimenti da parte del governo, che ha aggiornato le Faq sul sito di Palazzo Chigi. Il primo riguarda la possibilità, nei 10 giorni ‘rossi’, di poter andare a trovare amici e parenti anche in un comune diverso da quello di residenza, purché sempre nella stessa regione e sempre nel limite massimo di due persone. Il secondo riguarda invece i piccoli comuni sotto i 5mila abitanti: nei giorni indicati con l’arancione durante le feste di Natale (28-29-30 dicembre e 4 gennaio) sarà possibile per chi vi risiede spostarsi, anche in un’altra regione, sempre però entro i 30 km dalla propria residenza e senza andare verso i capoluoghi di provincia. Un chiarimento per consentire a tutti coloro che abitano nelle zone confinanti di non rimanere tagliati fuori dalla possibilità di incontrare persone che abitano in un paese a pochi chilometri ma in un’altra regione.
Il governo ha anche precisato la questione delle seconde case: tra oggi e il 6 gennaio “gli spostamenti di un nucleo familiare convivente verso le seconde case sono sempre consentiti, dalle 5 alle 22, all’interno della propria Regione e sempre vietati verso le altre Regioni”. Quanto ai coniugi o ai partner che vivono separati per motivi di lavoro sarà invece possibile incontrarsi, “se il luogo per il ricongiungimento è quello in cui c’è residenza, domicilio o abitazione”. E sono consentiti anche gli spostamenti dei genitori separati, che possono andare a trovare i figli anche in un’altra regione o all’estero: rientra tra i motivi di necessità, così come lo è l’assistenza ai genitori non autosufficienti. Non è invece mai consentito andare a trovare i genitori che sono in buona salute e vivono in un’altra regione, così come non sono consentiti “spostamenti per turismo extraregionali” tra il 21 dicembre e il 6 gennaio.